“Una scelta ponderata, dettata anche dall’influenza del cuore che mi lega ad Erice”. Con queste parole l’avvocato Maurizio Sinatra ha presentato alla stampa, nella sala conferenze della Baia dei Mulini, la sua candidatura a sindaco di Erice ed il progetto politico di “Alleanza Civica per Erice”.
“Ho deciso di candidarmi – ha sottolineato – per superare gli steccati che hanno penalizzato in questi anni il territorio. Polemiche sterili e rendite di posizione e di potere hanno impedito alla città di Erice di svolgere il suo ruolo storico e di sviluppare le sue grandi potenzialità. La mia candidatura sarà un’occasione di confronto, di scambio d’idee per fare poi sintesi ed azione di governo”.
Il Brand Erice
“Intendo – ha continuato Sinatra – costruire un Brand Erice. Gli ericini devono tornare ad essere orgogliosi della loro identità, non per alzare muri populistici ma per recuperare tratti identitari che fanno parte della storia dell’Umanità. Da qui è passata la storia. E’ nostro dovere far passare il futuro. Alleanza Civica per Erice non è e non sarà soltanto un momento elettorale perché intende puntare e pensare ad una programmazione che immagina Erice per i prossimi 20 anni”.
Il progetto politico ed amministrativo
“Il progetto di Alleanza Civica per Erice – ha rimarcato Sinatra – non è blindato. Propone, infatti, una nuova condivisione di un percorso di crescita che non sarà mai contro una parte della città. Tutte le idee sono apprezzabili e vanno messe al confronto con quelle degli altri. La sintesi dovrà essere buona per tutti e non solo per una parte. Costruiremo una nuova alleanza non su posizioni personalistiche, né su rendite di potere”.
I nuovi confini
“Non ci soffermeremo – ha aggiunto il candidato sindaco – sulla propaganda e sulle posizioni contrapposte del passato, più o meno recente, sul tema della Grande Città. Dobbiamo confrontarci con le esigenze del territorio. Fermo restando il vincolo identitario siamo chiamati a rispondere alle ragioni di una società che cambia. Il rischio concreto è che possa essere il governo nazionale a tracciare i nuovi confini se andrà avanti il progetto di ridurre i Comuni italiani a 4.000. Giocoforza Erice e Trapani si troveranno a dover fare i conti con questa scelta. Prima che siano gli altri a cambiare i confini con un tratto di penna, proviamo ad essere noi protagonisti di questo cambiamento, indicando una soluzione legata ai due territori. Le forme ed i contenuti della collaborazione andranno definiti in un progetto di coesistenza”.
Il progetto turistico ed il protagonismo del territorio
“Il futuro di Erice – ha ribadito Sinatra – passa da un grande progetto turistico. Dovrà essere la nostra industria. Penso ad un vero e reale riordino della fascia costiera, che vada oltre le dichiarazioni d’intenti degli anni passati. Eliminiamo le brutture con un nuovo protagonismo dal basso, che finirà per sfidare la deputazione regionale e nazionale del nostro territorio che su questo versante è stata assente o indifferente. Non possiamo negare che l’Amministrazione Comunale ha avviato dei tentativi, anche nobili, ma sono rimasti tali. Il protagonismo del territorio con gli strumenti a disposizione, penso al project financing o al coinvolgimento dei privati, consentirà di liberare intere aree del territorio dal saccheggio elettorale e dai brogli culturali delle promesse per la soluzione dei piccoli problemi. La nostra scommessa deve essere l’iniziativa dal basso, senza attenderci l’aiuto o gli interventi dall’alto”.
Il Pro-Sindaco
“Proporremo, per essere sempre a contatto con il territorio – ha dichiarato Sinatra – la figura del Pro-Sindaco. Uno strumento non istituzionale ma politico e di territorio che ci consentirà di avere una presenza costante in tutte le aree della città. Non sarà un incarico retribuito, ma di raccordo con la città, con incontri settimanali che consentiranno all’Amministrazione di ricevere indicazioni e progetti per il rilancio di Erice”.
Spunti programmatici
“Il programma – ha concluso il candidato sindaco – è in fase di definizione e rimane aperto al contributo di tutti. Conterrà un nuovo sistema delle strisce blu e dei parcheggi a pagamento, una rivisitazione del progetto della pista ciclabile, l’apertura di un confronto con il CONI per il Campo Bianco, una nuova politica gestionale della Funivia. Ci concentreremo su una politica consorziale che deve abbattere i costi e migliorare i servizi. Vogliamo passare, dove possibile, dalla politica della locazione a quella della titolarità. I processi di rilancio culturale, penso in particolare al nostro centro storico da tutelare e valorizzare, avranno un punto di riferimento importante nel Luglio Musicale Trapanese. Vogliamo uscire e superare la logica della contrapposizione che abbiamo vissuto, ad esempio, nella vicenda del Teatro Tito Marrone”.