Chissà se andrà domani all’assemblea nazionale del suo partito. Si fosse tenuta domenica scorsa, non avrebbe potuto partecipare. Ci riferiamo al deputato Umberto D’Ottavio componente, in quota Pd, della commissione Cultura della Camera, che la scorsa festività era impegnato a Collegno (To), dove ha inaugurato una mostra d’arte sacra. Il nostro, secondo il giornale La Stampa, tra le altre cose, durante il suo intervento ha affermato: “…perché sottilizzare? L’astratto e il figurativo non sono che due momenti vissuti da un artista di fronte alla realtà quotidiana…Come dipingo io? Forse è il caso di citare padre Dante “…I’ mi son un che quando amor mi spira…”, con quel che segue. Anche Dante cominciò come figurativo e finì astratto. L’inferno è figurativo, scultoreo. Salendo, salendo, Dante trova nel Purgatorio la via di mezzo, la descrittiva, che comincia a sfumare nel simbolismo. Nel Paradiso infine si affida alla musica, che è la più astratta delle arti”. L’abbiamo letto nel giornale torinese, ma rimpiangiamo di non essere stati lì a Collegno a sentire queste frasi dal vivo. Quel Dante in ascensore (“salendo, salendo”) ci piace molto e ci procura una qualche commozione: l’idea di chiamare Alighieri “padre Dante” era venuta l’ultima volta a Voghera nel 1942 al potestà di quella Alacre cittadina e adesso che D’Ottavio (sempre in quota Pd) afferma che Dante “cominciò come figurativo e finì astratto” ha l’aria di sottolineare che finì male anche lui, il che, diciamolo francamente, è piuttosto esatto. Erano presenti sindaci della zona oltre che alcuni deputati (anche loro in quota Pd). Erano in tre e dalla loro espressione si capiva che c’è viva preoccupazione che il loro partito, per conto del quale parta D’Ottavio, esageri in tema di astrazione. Per quanto attiene il deputato che sta nella commissione cultura ( ma chi ce l’ha messo?) possiamo stare tranquilli, tra i puoi prossimi impegni, diciamo così, culturali il nostro sabato 25 si recherà a Cortona in occasione della “Festa della Bistecca”. Padre Dante è servito: questo suo figlio, scendendo scendendo, è già arrivato al controfiletto. E ora tutti a sentire Renzi e gli altri all’assemblea nazionale, in fondo stanno lavorando per noi.
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