Gelo al “Damiani”: le classi del serale occupano la presidenza. I rappresentanti scrivono al Libero Consorzio

redazione

Gelo al “Damiani”: le classi del serale occupano la presidenza. I rappresentanti scrivono al Libero Consorzio

Condividi su:

mercoledì 18 Gennaio 2017 - 18:30

Gli studenti del serale della quinta classe dell’istituto alberghiero e della prima dell’alberghiero “Abele Damiani” di Marsala hanno occupato i locali della presidenza dell’istituto. Una decisione legata al disagio dovuto alle condizioni in cui gli studenti si sono ritrovati a fare lezione al ritorno dalle vacanze di Natale. Le fredde temperature di questi giorni e la mancata attivazione dei riscaldamenti hanno messo a dura prova, in particolare, tutta la comunità scolastica, ma in particolare gli studenti – lavoratori che frequentano il serale. Dopo essersi sentiti dire dal dirigente Domenico Pocorobba che i tecnici del Libero Consorzio hanno riferito che non si poteva accendere la caldaia, in quanto non a norma, gli alunni delle due classi (una trentina dell’agrario e 26 dell’alberghiero) si sono piazzati intorno al tavolo della presidenza, con addosso i propri cappotti, i berretti e le sciarpe, facendo lezione nella stanza del dirigente Pocorobba confortati dalla presenza di una pompa di calore. “Dentro le aule e i corridoi le temperature fa davvero molto freddo”, sottolinea il rappresentante degli studenti dell’alberghiero Giovanni Lamia. “Non sappiamo fino a quando andremo avanti – spiega la rappresentante degli studenti dell’agrario Angy Copelli – ma siamo certi che non torneremo in classe fino a quando non verranno attivati i riscaldamenti. Finora dal Libero Consorzio non è arrivata alcuna risposta”.

IMG-20170116-WA0003

a sinistra un’immagine degli alunni in classe; sopra, una foto del corridoio, dove si registra una temperatura di 8° C; l’immagine in apertura è invece relativa all’occupazione degli studenti del serale

I disagi, arrivati a livelli estremi negli orari serali, sono comunque elevati anche nella mattinata. E proprio per questo, a seguito dell’assemblea di istituto del 16 gennaio, i rappresentanti degli studenti hanno stilato un documento, spiegando che la situazione appare parimenti problematica anche presso i locali della succursale di via Selinunte.

IMG-20170101-WA0001

“Visto il perdurare delle avverse condizioni meteo, con pioggia e freddo intenso, che fanno si che le temperature all’interno dell’Istituto siano scese al di sotto del limite di legge – si legge nella nota inviata al commissario del Libero Consorzio e al prefetto Priolo – si evidenzia che alcuni ragazzi a causa del freddo nelle aule scolastiche si sono sentiti male durante le varie attività e che addirittura alcuni sono stati ricoverati probabilmente a causa di quanto menzionato. Considerato che non ci sono le condizioni per poter effettuare le normali attività didattiche, questa assemblea decide di adire alle autorità competenti, se entro una settimana dalla ricezione della lettera non si trova una deroga all’utilizzo dell’impianto di riscaldamento già esistente (perché non a norma), o altre soluzioni che permettano di avere una temperatura interna delle aule e degli ambienti scolastici secondo la normativa vigente. Si aggiunge, inoltre, che saranno comunicate le temperature delle aule del nostro istituto, giornalmente, agli organi di stampa. Alcuni alunni fanno presente che all’interno della pertinenza c’è un locale che ad oggi è addebito a corso universitario ma di appartenenza della scuola che risulta poco utilizzato, pertanto si potrebbero utilizzare alcuni locali per ospitare alcune classi. Si attende una risposta entro la giornata del 24 gennaio”.

Alla protesta si associano anche i lavoratori dell’istituto, che hanno dato mandato al proprio rappresentante sindacale di inviare un’altra lettera al commissario del Libero Consorzio di Trapani e al prefetto Priolo in cui si denuncia lo stato di emergenza derivante dal mancato funzionamento del riscaldamento. “La temperatura all’interno delle aule e dei corridoi – si legge nella missiva – oscilla tra gli 8-10 gradi, ben al di sotto di quanto previsto dalla normativa vigente. Il personale è costretto a lavorare con cappotti, berretti, guanti e altro ancora e ciò continua a non bastare. Mancano le condizioni minime e necessarie per garantire lo stato di salute dei lavoratori. Si chiede, pertanto, al Libero Consorzio Comunale di Trapani, di adottare urgentemente tutti i provvedimenti necessari per ripristinare lo stato di normalità, mettendo a norma il locale caldaia e l’impianto di riscaldamento o, in attesa di tale provvedimento, attuando i rimedi necessari e immediati per l’urgenza sopra rappresentata. In assenza di fatti concreti, per tutelare il diritto dei lavoratori a svolgere la propria attività in ambienti sicuri e garanti della salute di chi vi opera, il RLS di Istituto, a nome di tutti i lavoratori, denuncerà la gravissima e insostenibile situazione agli organi competenti”.

Condividi su: