La segreteria del Circolo PD di Marsala esprime la propria soddisfazione per la nota metodologica presentata dall’assessorato regionale alla salute in merito alla riorganizzazione della Rete ospedaliera regionale. In particolare, i democratici lilybetani accolgono favorevolmente la promozione del presidio ospedaliero “Paolo Borsellino” di Marsala a “spoke” e Dea (Dipartimento di emergenza urgenza e accettazione). “Ciò – scrive la segreteria del Pd – consentirà al nostro nosocomio di raccordare la propria offerta sanitaria a quella dei grandi centri specialistici regionali, seguendo il paziente e gestendone le condizioni cliniche al massimo livello. Si tratta di un riconoscimento ad un territorio come quello marsalese, vasto e caratterizzato dalle numerose contrade che ne fanno parte, nonchè ad una struttura ospedaliera di nuova concezione e al suo personale medico e paramedico, che consentirà di avere servizi aggiuntivi rispetto a quelli che la stessa avrebbe potuto offrire come semplice ospedale di base”. I democratici marsalesi replicano poi agli esponenti politici mazaresi che stanno protestando per la scelta di inserire l’Abele Ajello tra gli ospedali di base. Sull’argomento si è registrata una dura presa di posizione da parte dell’ex deputato regionale Tony Scilla, che pur ritenendo corretta la decisione presa sull’ospedale di Marsala, ha affermato che la scelta fatta per il nosocomio mazarese “non ha nessuna logica di tipo sanitaria/economica rispetto all’investimento di circa 30 milioni di euro appena completato ed al posizionamento territoriale della città del Satiro Danzante”.
“Finalmente – accusa Scilla – si materializza l’ipocrisia politica e la offensiva demagogia dell’assessore Gucciardi e del partito democratico mazarese, attori protagonisti di inutili e vuote passerelle, vedi, per esempio, inaugurazione consegna struttura ospedaliera.Tutto ciò è intollerabile ed inaccettabile per l’intera comunità mazarese che ha tutto il diritto/dovere di intraprendere qualsiasi tipo di iniziativa civile e democratica per difendere gli interessi del proprio ospedale. Mazara, al di là di ciò che purtroppo può sembrare non è ancora una città morta, ha dignità e forza morale per pretendere rispetto politico ed istituzionale, a breve organizzeremo un incontro aperto con l’intera comunità per affrontare con chiarezza la problematica ospedale, dalla vera storia rispetto alla sua realizzazione fino alla questione che riguarda il suo futuro”.
“Non ci competono – scrivono i democratici marsalesi – le sterili polemiche che in queste ore si tentano di sollevare con riguardo all’assetto dell’Ospedale di Mazara del Vallo nella nuova Rete ospedaliera, frutto di una lettura distorta della realtà (atteso che anche tale nosocomio verrà potenziato con più posti letto e unità operative messe a disposizione dell’utenza) e di interessi che guardano alla tutela di piccole consorterie. Esprimiano pertanto il nostro plauso e il nostro sostegno all’Assessore Baldo Gucciardi per il pregevole lavoro sin qui svolto nell’ottica di una reale modernizzazione del sistema sanitario a Marsala ed in provincia di Trapani e per le prospettive di incremento delle piante organiche ospedaliere di cui si sono gettate finalmente le basi, consapevoli che le concrete risposte date ai bisogni del territorio sono il migliore viatico di una seria e costruttiva azione politica”.
“Totale apprezzamento” e sostegno all’assessore Gucciardi è stato espresso anche dalla Federazione provinciale del Pd. “Adesso – sottolinea il segretario Campagna – siamo fiduciosi che possa essere compiuto così come fortemente voluto dall’assessore Gucciardi l’incremento di dotazione organica attraverso i concorsi per colmare le carenze di personale determinate dal blocco delle assunzioni e ancora meglio ottimizzare la cura del paziente. Questo l’orizzonte e lo sguardo lungo di chi governa pensando a ciascuno dei “beni da tutelare”, che guarda al di là dell’emergenze e che offre obiettivi che determinano più equità e una migliore coesione e qualità sociale. A differenza di chi considera prioritario i cinque minuti di notorietà ed è disposto, per raccattare qualche facile consenso locale nel tempo della post verità, a scrivere post pieni di menzogne e calunnie”.