Monsignor Pietro Maria Fragnelli si è recato presso il centro per immigrati di contrada Milo, accompagnato dal Prefetto, Giuseppe Priolo, ad un anno dalla conversione dell’ex Centro di identificazione e di espulsione in “hotspot” .
Nella circostanza il Prefetto, rivolgendo un breve saluto a monsignor Fragnelli, ha voluto sottolineare che quello di Trapani Milo è stato fra i centri governativi individuati, lo scorso anno, come hotspot, in linea con l’Agenda europea sulle migrazioni nell’ambito di un piano volto a canalizzare gli arrivi in una serie di porti di sbarco selezionati , dove vengono effettuate tutte le procedure previste come lo screening sanitario, la pre-identificazione ed il foto-segnalamento dei migranti.
Nel corso della visita, il Vescovo si è intrattenuto con i rappresentanti ed i dipendenti dell’Ente gestore nonché il personale dell’Ufficio Immigrazione e della Polizia Scientifica della Questura che hanno illustrato il sistema con il quale vengono espletate le apposite procedure operative.
Particolarmente commovente ed intenso l’incontro con i migranti presenti presso il centro, che ha costituito un momento di saluto e di preghiera molto partecipata al di là del credo religioso di ciascuno, come ha voluto sottolineare il Vescovo di Trapani, che con espressioni improntate a compassione ed umanità si è anche raccolto nel ricordo delle tante vittime di naufragi nel tentativo di raggiungere le coste italiane .
Proprio nel corso della visita è infatti giunta notizia che di lì a poco sarebbe arrivata presso il porto di Trapani una nave con 262 migranti e ben otto salme, che, nel pomeriggio, sarebbero stati accolti presso l’hotspot.
La visita si è conclusa con gli apprezzamenti del Vescovo per i livelli di accoglienza constatati, improntati al rispetto e alla cura della dignità dei migranti.
Quello del pomeriggio del 22 dicembre è stato il 34° sbarco registratosi a Trapani dal gennaio 2016, che – sommato ai 25 trasferimenti da altri luoghi di sbarco verificatisi in altre città della Sicilia – hanno visto transitare nell’anno in corso dall’hotspot di contrada Milo 19475 migranti, per i quali sono stati raggiunti i preminenti obiettivi nazionali ed europei dell’accoglienza e del fotosegnalamento .
Ai migranti che sono riusciti a raggiungere le coste trapanesi, si aggiunge il triste numero di 53 vittime, accolte – nel corso dell’anno 2016 – presso il porto di Trapani e che hanno trovato sepoltura nei 24 comuni della provincia.
Ad accogliere il Vescovo Fragnelli a Milo, oltre al prefetto, c’erano anche il Sindaco, il Questore, i rappresentanti del Comando Provinciale Carabinieri e della Guardia di Finanza, il Comandante della Capitaneria di Porto, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, i Comandanti dell’Aeronautica Militare e del IV Reggimento Genio Guastatori di Palermo, nonché il personale medico dell’Azienda Sanitaria Provinciale e le altre componenti, Croce Rossa Italiana e Protezione Civile Regionale, impegnate durante le operazioni di sbarco.