Dopo il sopralluogo del sindaco con le forze dell’ordine presso gli ex locali della cantina Uvam, confiscati alla mafia, ieri si è avuto il seguito della vicenda, con la presentazione da parte del comune lilybetano, della dichiarazione di interessi fatta alla prefettura di Trapani. Il bene confiscato alla mafia e ubicato in corso Calatafimi, fu tolto dalla disponibilità del boss mafioso Giuseppe Grigoli. Nei giorni scorsi come documentato dal nostro giornale, i soggetti interessati comune di Marsala in testa, si erano recati sul posto. Oltre alle forze dell’ordine presenti sul territorio marsalese, erano in corso Calatafimi anche i vertici burocratici dell’ufficio tecnico per cominciare a dare un parere di fattibilità e a preparare eventualmente un progetto su cui operare. “Si tratta di un primo passo – ci ha detto Alberto di Girolamo – ora debbono intervenire anche gli atri soggetti interessati. Come abbiamo concordato durante il sopralluogo le varie forze dell’ordine ci debbono fare pervenire le richieste contenenti le loro esigenze logistiche”. L’ultima parola spetta adesso all’Agenzia Nazionale dei beni confiscati alla mafia. Tutto però lascia presupporre che la struttura che per tanti anni ha ospitato la Cantina Uvam, sarà assegnata al comune di Marsala, che avrà il compito di predisporre un progetto e di reperire le somme necessarie. “Ogni soggetto interessato faccia la sua parte – ci ha detto ancora il sindaco -. Qui non si tratta soltanto di risparmiare gli affitti che le forze dell’ordine pagano perché alloggiati in locali non di proprietà pubblica, ma di creare un cittadella della sicurezza per dare l’idea del ripristino della legalità laddove l’illegalità c’è stata”. Ieri mattina circa un centinaio di dichiarazioni d”interesse sono state presentate dai comuni della provincia nelle mani del Prefetto. Tra queste anche un altro paio di locali ubicati nel comune di Marsala. “Si tratta – ha concluso Alberto Di Girolamo – di due villette sequestrate alla mafia in contrada Casazze. Per queste strutture si potrebbe pensare ad un loro utilizzo nel campo del sociale”.
Marsala C'è - Ed. Cartacea