“Ho questa visione che fra 5 o 10 anni non si pagherà niente per viaggiare con la Ryanair”, lo ha detto l’amministratore delegato della più grande compagnia a basso costo d’Europa che dalle nostre parti conosciamo bene. Invece di guadagnare con i biglietti aerei, sostiene O’Leary la compagnia potrebbe ricavare i suoi profitti raggiungendo accordi con i ristoranti, i caffè e i negozi degli aeroporti, per ottenere una parte dei loro ricavi. “Siamo noi che portiamo i clienti agli esercenti degli aeroporti – ha detto il dirigente -, gli aeroporti sono ormai diventati come dei centri commerciali. In futuro una proposta del genere potrà avere un senso. Forse non la accetteranno subito tutti gli aeroporti o tutte le compagnie aeree. Ma la nostra e alcuni degli aeroporti più piccoli di cui ci serviamo, possono trovarla di mutuo interesse”. I voli della Ryanair nel 2016 sono costati mediamente 46 euro a biglietto. Ma il “…prezzo per volare potrebbe anche salire, ammonisce O’Leary, e la causa è la Brexit. Un’uscita totale della Gran Bretagna dall’Unione Europea, senza rimanere parte del mercato comune, potrebbe essere la causa dell’aumento.
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