Il 26 settembre sarà il 28° anniversario della morte del sociologo Mauro Rostagno, ucciso in un attentato mafioso a Lenzi (Valderice). L’Amministrazione Comunale valdericina, in collaborazione con le Associazioni “Ciao Mauro”, “Libera -Associazioni, Nomi e Numeri Contro le Mafie” , “Articolo 21” e il progetto “Giovanicr@zia” ha organizzato una serie di eventi per commemorare il sociologo e giornalista, simbolo di coraggio, attivismo e lotta alla mafia, che tanto ha fatto per il territorio trapanese, sfidando e denunciando l’illegalità diffusa.
Ecco il programma della giornata del 26 settembre 2016:
– Alle ore 10:00, in c/da Lenzi sarà deposta una corona d’alloro.
– Alle ore 11:30 si terrà una cerimonia laica presso il Cimitero comunale di Ragosia.
– Alle ore 17:30 in Piazza Sandro Pertini, con la direzione artistica di Marco Marcantonio e la partecipazione di diversi artisti ed associazioni locali si svolgerà la perfomance “Frammenti in scena per Mauro”.
“L’anno scorso – ha detto il sindaco di Valderice Mino Spezia – celebravamo l’anniversario dell’omicidio di Mauro Rostagno con un risultato fondamentale nel bilancio delle cose fatte e dentro i nostri cuori: le motivazioni della sentenza di condanna in primo grado dei mafiosi colpevoli. Un risultato fondamentale perché quelle motivazioni rappresentano un libro di oltre 3 mila pagine da studiare e approfondire, pagine che danno sostanza a ciò a cui tutti abbiamo sempre pensato, ovvero all’inerzia e ai depistaggi degli inquirenti dell’epoca che per anni hanno ritardato il raggiungimento della verità, almeno quella processuale”.
“Oggi celebriamo il 28° anno senza Mauro – si legge in una nota dell’associazione “Ciao Mauro” – con un Codice Penale che prevede un articolo riguardante il reato di depistaggio. Anche questa, per noi, è una piccola vittoria: fummo visionari e folli nel 2007 quando, raccogliendo le firme affinché s’arrivasse finalmente a un “processo Rostagno”, riuscimmo a smuovere le coscienze spente di tanti nostri concittadini, spingendo le istituzioni a muoversi; lo siamo stati l’anno scorso, insieme al sindaco di Valderice Mino Spezia, pressando per quanto era possibile con le nostre limitate forze, per arrivare ad una legge che si occupasse del depistaggio. Tema scottante nel nostro Paese, e non certo solo per il caso Rostagno, come è a tutti noto. Mentre è in corso a Palermo il processo d’appello, che pensiamo possa aggiungere poco alle 3 mila pagine di storia scritte dai giudici della Corte d’Assise di Trapani, resta molto da fare. Resterebbe, in primo luogo, scavare fra quelle pagine, per meglio comprendere cosa accadde e perché, chi coprì e occultò, utilizzando gli abusati metodi che volevano ridurre la vicenda ad una storia di donne o di vendette fra amici.
Intanto, la comunità di Valderice si raccoglie intorno al suo concittadino Mauro. Lo fa nella piazza intitolata al presidente partigiano Sandro Pertini, guarda caso a 100 passi dalla casa di colui il quale è stato condannato in primo grado come il killer di Rostagno, mettendo in scena frammenti di teatro, musica, danza e altro, grazie a cittadini che disinteressatamente diventano per una sera protagonisti. La gente comune che ricorda un suo amico che è stato allo stesso tempo un uomo straordinario e un uomo come tanti. Questo è il contributo che “Ciao Mauro” può offrire, al fine di tener vivo il ricordo costruendo una memoria condivisa. Può sembrare poco, ma riuscisse questo, Mauro ne sorriderebbe. E non solo lui”.