Il referendum costituzionale, l’elezione della nuova segreteria comunale, i rapporti tra la giunta e il Consiglio. Sono tanti i temi politici in agenda per Antonella Milazzo, la parlamentare regionale del Pd, spesso chiamata a mediare tra le diverse sensibilità, con un occhio puntato sulla politica lilibetana e un altro sulle dinamiche provinciali che vedono i vertici dei democratici chiamati impegnati in queste settimane a presentare il testo della riforma su cui i cittadini dovranno pronunciarsi.
Come si sta preparando il Pd di Marsala al referendum di ottobre?
A Marsala ci sono due comitati per il sì, uno dei quali è coordinato da me. Non abbiamo iniziato le attività nel pieno dell’estate ritenendo che la gente fosse distratta da altro. Adesso però intendiamo fare attività di informazione e incontri approfonditi rivolti anche alla base del Pd per spiegare i contenuti della riforma.
Il Pd di Marsala si presenta unito a quest’appuntamento elettorale?
Nell’ultima riunione di direzione non ho visto nessuno sostenere con particolare determinazione le ragioni del no, né mi risulta che qualcuno del nostro partito abbia costituito qualche comitato contro la riforma. Non escludo, tuttavia che possa accadere. Sono comunque fiduciosa sull’esito del referendum, perchè credo che la riforma sia in linea con quello che interessa alla gente. La prima parte della Costituzione è intangibile e naturalmente non viene toccata. La seconda meritava una revisione, tenuto conto che tutti, anche i sostenitori del “no”, sono d’accordo nel ritenere che il bicameralismo perfetto ha impedito le riforme e ha reso l’Italia troppo lenta. Poi ci sono i “benaltristi”, quelli che pensano sempre che le cose da fare siano altre. Ma io dico che questa è la riforma che possiamo permetterci oggi e dopo tanto parlare dei costi della politica c’è la possibilità di abbatterli abolendo il Senato elettivo e il Cnel. Tra il nulla e questa riforma non ho dubbi e sono molto fiduciosa sul risultato finale.
L’impegno per il referendum vi porterà a rinviare l’elezione del nuovo segretario comunale?
Assolutamente no. La direzione provinciale ha fissato a brevissimo i congressi comunali straordinari che si terranno a Marsala e ad Alcamo tra fine settembre e i primi di ottobre.
Avete individuato dei candidati?
No, non ci siamo visti e non ne abbiamo parlato. Mi auguro che ci sia un esito unitario, come quello che ha eletto Alberto Di Girolamo tre anni fa e che alla fine ci ha anche portato bene.
Quale dovrebbe essere l’identikit del segretario – tipo?
Non so se esiste un segretario – tipo. In ogni caso serve una figura capace di mettere assieme tutte le anime, di supportare l’amministrazione comunale e il gruppo consiliare, ma anche di occuparsi di politica al di fuori dei confini marsalesi, un aspetto che in quest’ultimo anno è un po’ mancato.
Anche perchè l’anno prossimo ci sono le regionali e il Pd di Marsala stavolta ha un deputato da “difendere” in una competizione che si annuncia molto combattuta.
Certo, ci sono le regionali e le nazionali del 2018 e occorre rimettere in pista il partito a Marsala. Noi comunque non consideriamo il partito come un comitato elettorale a sostegno di qualcuno. Siamo abituati a un partito in cui si ragioni di politica 12 mesi l’anno.
Potrebbe essere Antonella Milazzo il nuovo segretario comunale del Pd?
Ripeto, non ne abbiamo parlato. Io sono abituata a fare quello che serve. Al momento, l’importante è che il Pd lavori a pieno regime e secondo una logica unitaria.
A proposito, il gruppo consiliare del Pd ha perso nel giro di qualche settimana la presidenza di due commissioni.
Sono vicende diverse, in cui non vedo responsabilità del Pd, ma dinamiche consiliari interne alla maggioranza. Ed è lì che si è sentita la mancanza di un segretario diverso dal sindaco. Per quanto riguarda il passaggio di Cimiotta al Psi, dico che il partito è aperto e inclusivo sia in entrata che in uscita. Ovviamente sono dispiaciuta per la sua scelta, ma non posso che prenderne atto. Rispetto alla commissione cultura e turismo, Ferreri ha pagato colpe non sue. Ritengo che sarebbe stato poco corretto sostituire un presidente del Pd con un altro del Pd. Alla fine la scelta è andata su Ginetta Ingrassia, che comunque è garanzia di esperienza.
C’è comunque un sempre più evidente scollamento tra l’amministrazione e la maggioranza, che sembra ormai in mano al presidente Sturiano.
A favore del presidente Sturiano gioca la sua esperienza. Penso che ci voglia maggiore condivisione, più pazienza. Ogni consigliere comunale rappresenta una fetta di elettorato e l’amministrazione comunale dovrebbe fare uno sforzo maggiore verso il Consiglio, come del resto è stato fatto per il Piano rifiuti e come credo si farà con il bilancio di previsione.
A un anno abbondante dal voto, che giudizio dà all’operato dell’amministrazione comunale?
Il mio è un giudizio positivo, con alcuni momenti di grande difficoltà che comunque sono stati superati. In primavera abbiamo raccolto risultati importanti, con il completamento di Palazzo Grignani e del Monumento ai Mille. In estate abbiamo scontato il prezzo della mancata approvazione del bilancio, che ha impedito di programmare iniziative a sostegno del turismo. Positivo anche il giudizio sulla gestione dei rifiuti: a luglio e ad agosto in molte parti della Sicilia si sono verificate situazioni disastrose, mentre noi abbiamo mantenuto percentuali di differenziata inimmaginabili in altre zone. Mi lamento molto però dell’ineducazione di molti cittadini che continuano a gettare sacchetti ovunque.