La Sezione Criminalità Straniera della Squadra Mobile di Trapani, in collaborazione con i Militari della Guardia di Finanza di Trapani, ha posto in stato di fermo il gambiano Sulayman Touray e l’ivoriano Sekou Silla. Gli arresti seguono un’intensa attività info-investigativa, volta ad acquisire informazioni utili all’individuazione di possibili favoreggiatori all’immigrazione clandestina. In particolare, l’escussione di numerosi testimoni ha consentito di far luce sulle dinamiche legate allo sbarco di 466 migranti al molo Ronciglio di Trapani, tratti in salvo dalla nave M/N Dignity I nell’ambito di cinque operazioni di soccorso nel canale di Sicilia, nelle acque internazionali, a poca distanza dalle coste libiche. I testimoni hanno fornito versioni univoche riguardo le fasi del viaggio, contribuendo ad individuare coloro che avevano condotto le imbarcazioni, dalla spiaggia di Sabrata, in Libia, fino al momento del soccorso, avvenuto dopo una notte di navigazione.
Sulayman Touray e Sekou Silla, poco più che maggiorenni, sono stati indicati come coloro che avevano condotto i natanti, utilizzando all’occorrenza una bussola per seguire la rotta ed un telefono satellitare Thuraya per allertare i soccorsi.
Dopo alcuni approfondimenti investigativi, si è accertato che tali strumenti erano stati direttamente consegnati ai due scafisti da faccendieri libici, i quali, peraltro, a bordo di un altro gommone avevano sorvegliato i natanti per alcune miglia di navigazione.
Particolarmente rilevanti ai fini delle indagini sono state le dichiarazioni di alcuni testimoni, secondo le quali tutti i presunti scafisti sarebbero sottoposti, prima della partenza, ad un rigoroso e lungo periodo di formazione ed addestramento alla navigazione da parte degli stessi trafficanti libici.
I due giovani africani sono stati dapprima posti in stato di fermo e successivamente associati presso la Casa Circondariale di Trapani, a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente.
Il GIP presso il Tribunale di Trapani, condividendo le risultanze investigative della Squadra Mobile e della Guardia Di Finanza, ha convalidato il provvedimento di fermo, disponendo la custodia cautelare in carcere.