Le reazioni delle opposizioni alla crisi politica marsalese

Vincenzo Figlioli

Le reazioni delle opposizioni alla crisi politica marsalese

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sabato 21 Maggio 2016 - 07:30

Reazioni diverse tra i gruppi di opposizione dopo il documento con cui 7 esponenti della maggioranza hanno preso le distanze dall’amministrazione Di Girolamo. Il primo a battere un colpo è stato ProgettiAmo Marsala: “E’ la naturale conseguenza di un anno di sterile amministrazione, ma non ci appare un fulmine a ciel sereno. Le dichiarazioni di autorevoli esponenti della coalizione che governa la città all’indomani del gravoso aumento della Tari, che abbiamo decisamente criticato, apparivano infatti premonitrici di una possibile implosione della maggioranza”. Il movimento civico auspica a questo punto “un Consiglio comunale più libero da condizionamenti e da logiche di appartenenza”.

Parole di comprensione per le critiche espresse al sindaco dai 7 consiglieri arrivano da Nicoletta Ferrantelli (Forza Marsala): “Non è giusto che il sindaco si chiuda tra quattro mura con i suoi fedelissimi senza condividere le decisioni con i gruppi che lo hanno sostenuto. Apprendere della nomina di un nuovo assessore dalla stampa non è carino”.

Ostenta prudenza Giovanni Sinacori (Udc): “Desidero capire il corpo reale di questo comunicato, la nomina di Rino Passalacqua mi pare solo la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Tuttavia, in questo momento non mi sento di dire che il sindaco è rimasto senza maggioranza. Bisogna vedere cosa accadrà nei prossimi giorni: se i 7 consiglieri saranno consequenziali a quanto hanno scritto, se ci saranno reazioni da parte dell’amministrazione comunale”. Sinacori esclude tuttavia un rimescolamento delle carte che potrebbe portare l’Udc a sostenere la giunta al posto dei gruppi dissidenti, come da qualcuno ipotizzato nei corridoi di Palazzo VII Aprile: “Non ci sarà un mutamento del quadro politico. Minoranza siamo e minoranza restiamo, anche se siamo pronti a valutare gli atti e a presentare nostre proposte nell’interesse della città, come abbiamo fatto finora”.

Sulla stessa scia le dichiarazioni di Ivan Gerardi (Sicilia Democratica): “Siamo rispettosi dei ruoli e rappresentiamo la minoranza politica. Tuttavia, la nostra non è un’opposizione sterile, di fronte a delibere vantaggiose per la città ci faremo sempre trovare pronti. Va detto però che non è un bene per Marsala il modo con cui la maggioranza sta conducendo questa consiliatura. Il sindaco dovrebbe prendere atto di questo documento, fare chiarezza con la sua coalizione e venire in Consiglio a spiegare come intende andare avanti”.

Rispetto alle scelte che dovrà adottare a questo punto Alberto Di Girolamo, il capogruppo di Futuro per Marsala Pino Milazzo afferma: “Dovrà decidere se ricostituire la maggioranza o andare avanti con i suoi progetti e i suoi programmi per poi cercare i consensi in Consiglio”. Poi un riferimento alle alleanze della scorsa campagna elettorale: “Era risaputo che con il gruppo di Enzo Sturiano non corresse buon sangue, poi la politica glieli ha fatti digerire. Quel che è certo è che non si può continuare così”.

Anche Aldo Rodriquez (M5S) si dice poco sorpreso del malessere dei 7 consiglieri dissidenti. “Tuttavia – aggiunge – non mi aspettavo che potesse manifestarsi in una forma così eclatante. Presa questa posizione, il passo successivo sarebbe la presentazione di una mozione di sfiducia al sindaco. Anche perché, conoscendolo, Di Girolamo farà orecchie da mercante. Noi non abbiamo mai fatto da stampella alla maggioranza e mai la faremo. Sta a loro decidere del loro futuro. Di questo passo, mi sa, come si suol dire, che non mangeranno il panettone. Mi spiace per i cittadini che hanno creduto in questo progetto politico”.

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