Il 9 maggio il Consiglio comunale di Marsala ratificherà l’adesione del sindaco all’Accordo di Programma firmato con la Regione e l’approvazione del Piano Regolatore Portuale in variante integrale al precedente. Lo ha annunciato Enzo Sturiano al termine della seduta aperta di giovedì. “Le faremo un bel regalo di compleanno, ingegnere” ha detto il presidente del massimo consesso civico all’amministratore unico della Myr Massimo Ombra, che ha fatto notare in aula come l’indomani fosse il giorno del suo genetliaco. Quest’aneddoto, di per sé marginale, fa capire comunque come il Consiglio comunale sia assolutamente intenzionato a esitare favorevolmente l’atto che costituisce uno degli ultimi passaggi formali prima dell’inizio dei lavori per il “Marina di Marsala”. A dire il vero, dal tenore degli interventi della seduta aperta, è apparso evidente il consenso diffuso su cui in questa fase il progetto della Myr può contare. Parole di apprezzamento sono infatti arrivate dai deputati regionali intervenuti (Antonella Milazzo, Nino Oddo, Sergio Tancredi, Valentina Palmeri), dalla Cgil (presente con il segretario comunale Pietro Genco), ma anche dagli operatori della marineria locale (Marco Tramati, Fabrizio Messina, Giuseppe Laudicina, Luigi Li Causi) che hanno comunque posto alcune problematiche sul tavolo, evidenziando soprattutto la necessità di procedere all’escavazione dei fondali per il porto peschereccio, supportati in questa richiesta anche dal comandante della Capitaneria di Porto Gianluigi Bove. Un intervento che non è al momento compreso nell’investimento della Myr, ma che lo stesso Ombra ha definito indispensabile per il “Marina di Marsala”.
Ed è qui che si inserisce il pressing sulla Regione, che dovrebbe mettere a disposizione del progetto 8 milioni di euro, come aveva dichiarato anche Rosario Crocetta il giorno della stipula dell’accordo di programma. Proprio sul ruolo della Regione si è concentrato l’intervento dell’ex sindaco Giulia Adamo, che pur invitando il Consiglio ad approvare velocemente l’atto di sua competenza, ha chiesto ai rappresentanti politici presenti, all’amministrazione e ai consiglieri di non dimenticare il progetto pubblico a cui aveva lavorato la sua giunta, ricordando come Crocetta avesse promesso di stanziare 50 milioni di euro per il Porto di Marsala. “Glielo avrei detto di persona quando è venuto a Marsala, ma non sono stata invitata”, ha detto l’ex sindaco. “Abbiamo invitato tutti”, ha replicato il sindaco Alberto Di Girolamo. Ma la Adamo ha incalzato in particolare i deputati regionali del territorio, ritenendo che il passaggio da un’identità prevalentemente commerciale a una prevalentemente turistica finisca per ridimensionare il Porto di Marsala : “Sono in pensione, non intendo fare nessuna polemica. Ma non posso per accettare che Marsala sia diventata così amorfa da rinunciare a 50 milioni”. “I soldi non ci sono, perchè non c’è un progetto esecutivo. Le navi da crociera non possono entrare a Marsala, i fondali sono di 6,5 metri e c’è la posidonia, per cui non si può scavare. Ma il porto sarà importante lo stesso” , ha dichiarato l’ex sindaco Renzo Carini. “Nessun depotenziamento delle funzioni del Porto – ha aggiunto Massimo Ombra -. Ognuno potrà esercitare con dignità il proprio lavoro. Inutile attendere i fondi pubblici, arrivano solo se ben incanalati nei progetti. Inutile parlare di progetti e spot elettorali. La Regione erogherà soldi per il porto solo quando ci saranno tutte le autorizzazioni”. E anche il sindaco Di Girolamo ha detto che dai contatti avuti con la Regione pare che i 50 milioni di euro non ci siano. “Tuttavia – ha aggiunto il primo cittadino – la politica ha il dovere di essere vigile”.
La seduta si è comunque conclusa in un clima di grande serenità. L’impressione è che il percorso di avvicinamento al Consiglio comunale del 9 maggio dovrebbe procedere senza particolari intoppi. Dopo di che, col voto favorevole del massimo consesso civico, l’Accordo di Programma diverrebbe finalmente effettivo e si potrebbe procedere all’emissione dell’atto formale di concessione demaniale da parte dell’Arta. Dopo di che, tecnicamente, la Myr potrebbe avviare i lavori.
L’attenzione, a questo punto, comincia a spostarsi su quello che accadrà dopo. Vale la pena citare a riguardo un ulteriore passaggio dell’intervento di Massimo Ombra: “Il nostro progetto – ha detto l’amministratore unico della Myr rivolgendosi ai consiglieri – prevede il ribaltamento del bacino. Occorre quindi pensare a come far interagire bene il piano regolatore generale e il porto. Ci sono funzioni del porto che devono essere ben innestate nella città. Altrimenti ci si troverà di fronte a un organismo monco”. Ulteriore conferma di quanto il futuro di quest’area finirà per caratterizzare gran parte del dibattito politico dei prossimi anni, oltre che lo sviluppo della città.