Furto aggravato nel trapanese, la Squadra Volante della Questura cattura un uomo

redazione

Furto aggravato nel trapanese, la Squadra Volante della Questura cattura un uomo

Condividi su:

mercoledì 20 Aprile 2016 - 12:39

Continua incessantemente l’attività di controllo del territorio da parte della Squadra Volante della Questura di Trapani, impegnata in una costante opera di pattugliamento e presidio della città, con particolare attenzione al contrasto dei reati predatori che minano fortemente il senso di sicurezza dei cittadini.  Proprio grazie al presidio della città messo in campo dagli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, nella notte a cavallo tra domenica 17 e lunedì 18 aprile scorsi, è stato tratto in arresto in flagranza di reato per furto aggravato in concorso il trapanese Fabio Messina, classe 81, già gravato da diversi precedenti di polizia in materia di reati specifici contro il patrimonio. Il furto, aggravato dalla violenza sulle cose e dal fatto di avere agito su beni esposti alla pubblica fede, è avvenuto nella notte di lunedì scorso allorquando il predetto si è introdotto all’interno di un’attività commerciale, sottraendo una slot machine ivi collocata.

Nello specifico, mentre gli Agenti della Squadra Volante erano impegnati in un servizio di controllo del territorio, mirato al contrasto dei reati contro il patrimonio,con particolare riguardo alla tutela degli esercizi commerciali, percorrendo la via Archi in direzione di Erice, giunti presso la piazza Cimitero, notavano un’autovettura posizionata proprio davanti ad un bar che improvvisamente a fari spenti si metteva in movimento. Particolare che destava da subito ulteriore sospetto era dato dal fatto che la targa del veicolo in questione era occultata con un panno scuro, col chiaro intento di impedirne la lettura. I poliziotti si ponevano sulle tracce dell’autovettura, notando che dal portabagagli aperti fuoriusciva una slot machine. Quindi, i malviventi, tentavano la fuga, dapprima a bordo del veicolo, successivamente,dopo avere abbandonato lo stesso, fuggivano appiedati. Tuttavia, uno di questi, grazie alla professionalità degli agenti, veniva raggiunto e definitivamente bloccato all’interno di un cortile incolto ove aveva trovato riparo.

Il soggetto, per via dei suoi trascorsi giudiziari veniva immediatamente riconosciuto e posto a perquisizione personale, veniva trovato in possesso di guanti e scalda-collo, chiaramente utilizzati per celare la propria identità. Anche sull’autovettura abbandonata, denunciata come compendio di furto, venivano rinvenuti numerosi oggetti atti allo scasso, posti sotto il vicolo del sequestro penale. Infine, dal sopralluogo effettuato all’interno dell’attività commerciale si riscontravano numerosi segni d’effrazioni e, particolare significativo dell’indole criminale dei rei, le telecamere esterne di video-sorveglianza erano state rivolte verso l’alto per impedire la ripresa dell’azione delittuosa. Pertanto, alla luce dei fatti sopra narrati, i poliziotti traevano in arresto Messina nella fragranza del reato di furto aggravato in concorso con ignoti,nonché denunciato ai sensi dell’art. 707 c.p. per avere portato fuori dalla propria abitazione, senza giustificato motivo, oggetti atti allo scasso, associandolo, su disposizione dell’A.G., presso la Casa Circondariale di San Giuliano. Sono in corso serrate indagini per risalire all’identità dei complici.

 

Condividi su: