Un protocollo d’intesa per per favorire la nuova occupazione in Sicilia è stato sottoscritto oggi a Sciacca dall’assessore regionale al lavoro Gianluca Miccichè e dal presidente della Consulta regionale degli Ordini dei consulenti del lavoro Leo Giacalone. L’accordo riconosce ai consulenti del lavoro il ruolo di soggetti terzi e imparziali rispetto ai datori di lavoro e ai lavoratori. In questa veste i consulenti saranno chiamati a far parte di un tavolo tecnico in assessorato per collaborare alla definizione e all’attuazione delle politiche attive del lavoro e per semplificare l’attività dei centri per l’impiego nella ricerca di incontro fra domanda e offerta di lavoro. Inoltre, finalmente anche in Sicilia è possibile per i consulenti del lavoro attestare la regolarità dei contratti di lavoro (Asse.co.). Ciò significa che le aziende che otterranno dai consulenti l’attestazione della regolarità dei contratti di lavoro in essere, saranno esonerate da visite ispettive, consentendo così agli ispettorati del lavoro di concentrare l’attività di controllo in direzione di altre imprese nelle quali più verosimilmente possano trovarsi situazioni irregolari o di lavoro nero. Si tratta di un’agevolazione ritenuta particolarmente importante per gli ispettorati del lavoro della Sicilia, che soffrono di gravi carenze d’organico (gli ultimi dati certificano che mancano 45 ispettori a Palermo, 12 a Catania e 19 a Trapani). In seguito alla firma di questo protocollo d’intesa, l’assessore Miccichè e il direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro, Paolo Pennesi, hanno individuato il percorso che consentirà di attuare anche in Sicilia, attraverso un apposito protocollo d’intesa, il coordinamento unico delle ispezioni. Il ministero porterà in dote i 108 ispettori in organico presso le sedi Inps e i 20 dell’Inail, mentre la Regione metterà a disposizione i suoi 150 ispettori.
Nel corso della convention dei consulenti del lavoro tenutasi oggi a Sciacca, alla presenza della presidente nazionale Marina Calderone si è parlato anche dei dati sulla disoccupazione delle nuove generazioni. I consulenti del lavoro denunciano anche che la platea di giovani disoccupati sia aumentata a quasi 2 milioni di soggetti nonostante “ogni anno – ha sottolineato il vicepresidente nazionale Vincenzo Silvestri – 100 mila giovani, pari ad una città intera, lascino il Sud e vadano all’estero o per conseguire un titolo universitario più facilmente spendibile oppure per lavorare. Le mete più gettonate sono Inghilterra, Germania, Spagna, Romania, Balcani, Paesi Arabi e Cina”.
Del bacino di giovani che restano in Italia, ben 1 milione e 723mila sono i giovani “Neet” (di età fra 15 e 29 anni che non studiano e non cercano lavoro) censiti dal Monitoraggio del ministero del Lavoro del 26 febbraio scorso sull’attuazione del programma Garanzia Giovani. Di questi il 55% (pari a 979mila unità) si sono registrati sulla piattaforma Garanzia Giovani, ma solo a 288.719 giovani è stato finora possibile proporre una misura di accompagnamento al lavoro.
“In Sicilia i consulenti del lavoro – annuncia Leo Giacalone – assieme alla Fondazione consulenti del lavoro, grazie al loro accreditamento per legge quali agenzie per il lavoro, hanno reso possibili ben 900 tirocini altamente qualificanti presso aziende clienti. In più da quest’anno, sempre assieme alla Fondazione, cureranno l’attuazione della misura ‘Accompagnamento al lavoro’ (Avviso 8) promuovendo l’assunzione incentivata di giovani ‘Neet’, della misura ‘Contratto di ricollocazione’ che assegna voucher per il reinserimento lavorativo di inoccupati e disoccupati, e del bando di Italia Lavoro ‘Botteghe di mestiere e dell’innovazione’. Ciò comporterà anche significativi investimenti da parte della categoria per creare una rete tra professionisti e una banca dati per l’incontro fra domanda e offerta di lavoro“.