“E’ da 30 anni che viviamo qui, nessuno si è mai interessato alla nostra situazione. Adesso rischiamo la nostra incolumità”. Sono queste le parole degli abitanti della palazzina 3B del quartiere Sappusi di Marsala, una palazzina, l’unica, che versa in condizioni disastrose. E’ da un anno che ci occupiamo della vicenda ma nessuna risposta è ancora arrivata. Fatto sta che gli abitanti vivono in una struttura carente dal punto di vista strutturale, in cui i cornicioni sono già crollati, con l’intonaco scrostato che mostra il ferro fatiscente, con le crepe che scavano i muri all’interno e dall’esterno del palazzo popolare, con lo zoccolo che si sta piegando in due. “Rischiamo ogni giorno che qualcosa ci cada addosso – ci dice un signore che ci attende davanti casa -, che cada sui nostri figli quando giocano a pallone. Viviamo col terrore che un giorno crolli tutto, come accade nei tanti fatti di cronaca nazionale che si sentono al telegiornale. Non si può aspettare ancora, qualcuno deve fare qualcosa”.
La Polizia Municipale tempo fa, era intervenuta per garantire la messa in sicurezza della palazzina; operai avevano scrostato il muro e da allora tutto è stato lasciato così, mai più nessuno è intervenuto per compiere i lavori. Ma ad oggi, anche la “messa in sicurezza” non è più così tanto sicura. Le lamiere che cingono le precarie impalcature, con la pioggia e con il vento si stanno smembrando e le assi di legno presentano degli enormi buchi, una di queste è andata anche a fuoco. “Sul tetto hanno lasciato dei calcinacci e quando piove le infiltrazioni non fanno altro che appesantire ancora di più il tetto – ci hanno specificato -. Inoltre, il muro scrostato sotto i nostri balconi, all’altezza delle cucine, comporta che quando piove l’acqua ci entra dentro e siamo noi con le nostre possibilità ad aver compiuto qualche lavoretto in casa”. Ovviamente la palazzina è dell’Istituto Autonomo Case Popolari che dovrebbe eseguire al più presto gli interventi. Aspettare metterà in serio pericolo la vita di queste persone. Ma anche l’Amministrazione comunale non può girarsi dall’altra parte. “Per le elezioni sono venuti a chiedere i voti ed ora dove sono?
Chiediamo al sindaco di intercedere con l’Istituto Autonomo e di inviare delle squadre a pulire le aiuole di fronte la nostra palazzina – ci dicono tre abitanti -, inoltre i cassonetti sono insufficienti per tutti. Dopo il danno anche la beffa: l’IACP ci ha inviato la lettera dicendoci che se volevamo potevamo riscattare le nostre abitazioni. Ma non ci sono le condizioni”. Per la verità, è stato il Consigliere comunale Ivan Gerardi ad interessarsi della vicenda, ma adesso bisogna intervenire. Urgentemente. [ c. m. ]