Approvata, nella seduta che si è tenuta giovedì mattina dalla conferenza di servizio dei dodici comuni della provincia che fanno parte dell’Ato “Terra dei Fenici”, una ulteriore manovra di restrizione finanziaria che riguarda i liquidatori. Nella riunione che si è tenuta ad Erice è stato deliberato all’unanimità, su proposta del vice sindaco di Marsala Agostino Licari, la riduzione da due ad uno del numero dei liquidatori. In pratica il comitato ha deciso di annullare il mandato di liquidatore al dottor Francesco Tumbarello. Rimane in carica, invece, il dottor Antonio Provenzano. I due erano stati nominati dagli undici comuni soci nell’Agosto del 2012. A fine ottobre del 2015, sempre su proposta dell’Amministrazione guidata dal sindaco Alberto Di Girolamo, i rappresentanti dei comuni che costituiscono l’Ato “Terra dei Fenici”, ormai in regime di liquidazione, avevano deciso di decurtare in maniera consistente i compensi dei liquidatori consentendo, alle casse della Società, un risparmio di quasi 25 mila euro l’anno. Secondo quanto afferma un comunicato stampa del comune di Marsala, in tema di spending review la giunta lilibetana non intende fermarsi. “Alla prossima riunione dell’Assemblea straordinaria della S.p.a. – si anticipa – verrà proposta un ulteriore decurtazione dell’indennità spettante all’unico liquidatore rimasto”. Per quanto riguarda l’attività che i due liquidatori hanno svolto abbiamo chiesto al componente rimasto in carica alcune delucidazioni: “Il mio mandato è sempre stato a disposizione dei soci pubblici dell’Ato – ci ha detto Antonio Provenzano -. In questi anni mi sono occupato di cercare di dirimere, in vista dello scioglimento definitivo, tutti i contenzioni aperti al fine anche di fare operare un risparmio ai comuni”. Da tempo si attende che la regione Sicilia avochi a se la liquidazione degli ex Ato, cosa che non è ancora avvenuta malgrado gli annunci in tal senso provenienti periodicamente da Palermo. “Sto lavorando alacremente per raggiungere l’obiettivo della liquidazione definitiva – ci ha detto l’ex assessore marsalese -. Ci sono ancora alcune questioni irrisolte, ma spero che si arrivi al più presto alla loro definizione. Sto trattando i contenziosi in essere tenendo presente che meglio riscuotere offrendo ai debitori soluzioni di dilazione del pagamento, perché ritengo che in fondo è meglio incassare piuttosto che perdere”. Poi c’è ancora aperta la questione delle penali “inflitte” alla Aimeri dai comuni. “Io naturalmente in rappresentanza degli enti pubblici non posso fare altro che comportarmi anche con la società che si occupa della raccolta nel modo che ho appena detto – ha concluso Antonio Provenzano -. Per il momento assistiamo alla “contestazione” formale da parte della Aimeri delle penali richieste dai comuni per presunte inadempienze contrattuali”
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