Si tratta della conquista dell’Unione Pastori Siciliani dopo l’accordo con i caseifici
Fino a ieri i caseifici pagavano il latte di pecora da 65 a 75 centesimi al litro, ma l’Unione Pastori Siciliani – UPS – che raccoglie circa mille soci in tutta la Regione, per dieci mesi ha effettuato incontri e riunioni da est a ovest della Sicilia – nel corso dei quali alcuni avevano anche proposto il blocco del latte – alla presenza dei maggiori caseificatori (tra cui Sicilformaggi) e commercianti del latte (Specchietto – Zappalà). La prima richiesta degli allevatori era un euro al litro, ma l’accordo è stato raggiunto a 86 centesimi, cifra sotto la quale nessuno dei soci dovrà più scendere anche perché, se, come già accaduto, un caseificio gioca al ribasso (in passato alcuni pagavano perfino 50 centesimi al litro), il latte viene stornato presso opifici che rispettano l’accordo. Ora l’UPS in collaborazione con i maggiori caseifici punta ad un sostegno regionale per far nascere un grande formaggio DOP – assimilabile al pecorino romano – che preveda una lavorazione di latte semi pastorizzato, in modo da poter accogliere la maggior parte del latte che viene conferito ai caseifici e trovare uno spazio nella grande distribuzione.
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