Ancora una fumata nera per il futuro dell’Airgest. La Regione ha infatti chiesto una nuova proroga di 5 giorni per la definizione del Consiglio d’amministrazione della società che gestisce l’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi. Dopo l’ennesima assemblea dei soci andata a vuoto, sono tanti gli interrogativi che restano su un tavolo in cui ogni attore sembra giocare una partita diversa. Ci sono i soci privati, che nelle scorse settimane hanno tirato fuori il nome del nuovo presidente del Cda – Franco Giudice – nell’ambito di un’operazione che trova il consenso del governo nazionale e che mira a un progressivo accorpamento tra Birgi e Punta Raisi. Ci sono i sindaci, che nei giorni scorsi hanno alzato la voce chiedendo una rappresentanza riconosciuta del territorio nel nuovo Consiglio d’amministrazione, suggerendo la nomina del presidente della Camera di commercio Pino Pace. Ci sono i sindacati e Confindustria Trapani, che hanno espresso “profonda preoccupazione” per il futuro dello scalo. E c’è Ryanair, che pensa a un progressivo disimpegno dal “Vincenzo Florio”. Poi, dovrebbe esserci anche l’azionista di maggioranza di Airgest. Ma la Regione sta brillando ancora una volta per ambiguità: da un lato appare concentrata sull’ennesimo rimpasto del governo Crocetta; dall’altro sembra non aver ancora deciso cosa fare dell’aeroporto di Birgi. L’unica indiscrezione che trapela da alcuni giorni a questa parte riguarda il possibile inserimento di Luciana Giammanco (ex commissario straordinario della Provincia di Trapani) all’interno del Cda societario per compensare la mancanza di una “quota rosa” (e il mancato rispetto della normativa vigente) evidenziata dopo le nomine dello scorso 2 ottobre.
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