“Si avvisa l’utenza che, a causa riduzione dei trasferimenti da parte del Comune di Marsala, i servizi scuolabus e refezione non prenderanno avvio il 5 e 6 ottobre, come preannunciato. Sarà comunicata al più presto la nuova data di inizio dei servizi”. Con questo lapidario comunicato a firma del direttore di Marsala Schola, Nicola Fiocca, che è opportuno ricordare è anche dirigente del settore ragioneria del Comune, si è avuta l’ufficialità di quanto già si sapeva (e da tanti parti si temeva). L’amministrazione comunale, guidata da Alberto Di Girolamo, dopo il voto del Consiglio comunale sulla Tasi, ha dato seguito a quanto annunciato in conferenza stampa. “Se l’atto relativo alla Tasi non verrà esitato favorevolmente – aveva dichiarato il vice sindaco Agostino Licari – saremo costretti a mettere mano ai servizi per reperire i fondi che mancano per pareggiare il bilancio”. Si tratta di una somma molto vicina al milione e mezzo di euro. Come intende muoversi dal punto di vista politico il sindaco e la sua maggioranza dopo la bocciatura in Consiglio, è ancora da decifrare. Nella giornata si sono susseguiti tutta una serie di contatti e di riunioni informali. Nulla di ufficiale è trapelato se non da parte del Psi, ma è chiaro che il malumore serpeggia forte nella maggioranza. Dal punto di vista dell’azione amministrativa la sospensione dei due importanti servizi che riguardano entrambi il settore scuola, è ancora da valutare. Il comunicato di Marsala Schola, che evidentemente è stato concertato con l’Amministrazione, parla di rinvio a data che verrà a presto comunicata. Altri ambienti politici temono che si possa trattare di tempi molto lunghi durante i quali gli studenti rimarranno a piedi e la mensa verrà soppressa.
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