“Un altro progetto arenato da tempo vedrà a breve la sua conclusione. Opera iniziata da altri, che abbiamo ereditato ma che intendiamo completare perchè è finito il tempo del rimandare, del non fare”. È quanto affermato il sindaco Alberto Di Girolamo che ieri ha visitato il cantiere aperto al Monumento ai Mille. Qui sono in corso i lavori di completamento del 1° stralcio funzionale, che la ditta “Salvatore Terranova” di Mazara si è aggiudicati con un ribasso del 36% sull’importo a base asta di poco superiore a 100mila euro. Gli interventi – su progetto predisposto del tecnico comunale Dino Di Girolamo – riguardano opere edili (intonacatura, collocazione di infissi, ringhiere e griglie), i servizi igienici (inclusi i sanitari) e l’impianto elettrico. Lavori iniziati nel 2010 e non completati dalla precedente ditta aggiudicataria (la “R3 Costruzioni” di Acireale) che, un anno dopo, dichiarò la propria indisponibilità a proseguirli e ultimarli. Gli interventi in corso, a breve saranno seguiti da quelli per l’info-point al Monumento ai Mille, per la cui realizzazione l’attuale Amministrazione comunale ha investito il finanziamento di circa 235mila euro concesso dal Ministero. I soldi infatti, provengono dalla quota di ristoro spettante a Marsala per i danni subiti dall’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi e dal territorio provinciale a causa della scorsa guerra in Libia. Entro l’anno, pertanto, verrà reso pienamente fruibile – almeno secondo le previsione del Comune – il Monumento ai Mille che diventerà punto di accoglienza turistica, con adeguati servizi per cittadini e visitatori, un’area espositiva e un belvedere sul mare. Giorni fa, l’assessore al ramo, Salvatore Accardi, ci aveva detto per il vero, che il Monumento sarebbe stato completato nei primi mesi del 2016. Sarebbe il completamento di una delle tante opere incompiute o abbandonate del nostro territorio. Ma quella del Monumento in onore dello sbarco di Garibaldi e delle sue mille giubbe rosse, è una storia che, ideata già nel 1960 – anno del centenario -, ha visto la prima posa della pietra con Craxi negli anni ’80. Da lì in poi finanziamenti bocciati, stop della magistratura, malcontenti; si è pensato in un qualche momento anche di abbattere la grande vasca di cemento fino a qualche anno fa, quando sono stati collocati gli infissi e l’opera ha ospitato la prima manifestazione artistica di sensibilizzazione.
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