Con una nota inviata al sindaco di Marsala e all’assessore al Patrimonio del comune, Alberto Di Girolamo e Agostino Licari, il Consigliere comunale Arturo Galfano facendo seguito ad un suo precedente intervento ricorda che il comune di Marsala ha introitato una somma di circa 10.000,00 euro per una espropriazione di terreno che l’Ente stesso aveva acquisito in quanto gli ex proprietari non avevano ottemperato, entro i termini prescritti di legge (novanta giorni) alla demolizione di un fabbricato abusivo. “Considerato che a seguito dell’applicazione dell’articolo 49 della L. 71/878 e della L.R. 37/85 – scrive il vice presidente del Consiglio comunale – il comune di Marsala risulta essere proprietario di numerosi piccoli appezzamenti di terreno acquisiti con lo stesso principio e tenuto conto che, una volta emessa nei confronti dei proprietari ordinanza di accertamento di inottemperanza alla demolizione di opere abusive – afferma l’esponente di maggioranza – tale ordinanza costituisce titolo per l’immissione nel possesso e l’acquisizione gratuita delle opere abusive unitamente all’area di sedime a favore del comune, si constata che tutte queste aree (circa trenta) anche per la loro piccola dimensione non vengono utilizzate (addirittura in alcune di esse non si può neanche accedere) ma quasi sempre restano nella piena disponibilità dei potenziali acquirenti (ex proprietari o proprietari confinanti)”. Arturo Galfano invita l’Amministrazione, dopo una puntuale ricognizione, ad inserire nell’elenco dei beni in dismissione tutte quelle aree acquisite gratuitamente dal Comune a seguito di mancata ottemperanza all’ordine di demolizione di opere abusive, con la vendita delle quali si porterebbe un minimo di sollievo alla difficile situazione in cui versano le casse comunali.
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