Come avevamo spiegato nei giorni scorsi, in Italia si assiste spesso a una grande contraddizione quando si parla di sport. Da un lato, ci si entusiasma facilmente di fronte alle vittorie delle Nazionali o degli atleti che portano in alto nel mondo i colori del Bel Paese. Dall’altro, governi e amministrazioni mostrano scarsa attenzione agli impianti e alle strutture destinate alle diverse discipline. A confermare questo trend arriva la vicenda dei fondi PAC (Piano d’azione e coesione): 50 milioni di euro destinata agli impianti sportivi siciliani, finiti nel cestino per la decisione del Governo di destinare tali somme altrove e per la lentezza delle macchine amministrative locali nella presentazione dei progetti previsti.
La vicenda coinvolge da vicino anche il Comune di Trapani, che figura tra gli enti che si sono visti revocare uno dei finanziamenti previsti dai fondi PAC. Nello specifico, le casse dell’amministrazione del capoluogo dovranno rinunciare a una somma pari a 1 milione e 450 mila euro, che originariamente sarebbe dovuta servire per la ristrutturazione del pattinodromo. «Una circostanza, la revoca di un finanziamento, mai accaduta in precedenza», attacca il deputato regionale Mimmo Fazio, che coglie l’occasione per accusare il sindaco Vito Damiano di non aver saputo dare continuità a un progetto che era stato inserito nell’apposita graduatoria nel 2011, quando l’amministrazione trapanese era guidata proprio da Fazio.
«Vito Damiano – continua il deputato regionale – è il sindaco che aveva garantito continuità amministrativa, che aveva assicurato che l’azione avviata dalla mia amministrazione sarebbe proseguita. Invece i fatti ogni giorno dimostrano che ha mentito e che mente ai trapanesi, che li prende in giro cercando di addossare ad altri responsabilità che sono solo sue a causa della sua incapacità, adducendo improbabili azioni di ostruzionismo nei confronti della sua inesistente azione amministrativa, addirittura ipotizzando una campagna giornalistica improntata a gettare discredito sulla sua amministrazione. La vicenda del pattinodromo è l’ennesima dimostrazione della sua esclusiva assenza ed inefficienza».
Fazio – che invita Damiano a “vergognarsi” per l’epilogo di questa vicenda – preannuncia di aver preparato un’interrogazione per conoscere le cause che hanno portato alla perdita dei finanziamenti e di aver segnalato l’episodio anche alla Procura Generale della Corte dei Conti.
Oltre al Comune di Trapani, altre amministrazioni in Sicilia si sono viste revocare i finanziamenti del Pac: Catania (per il campo di hockey e la piscina), Palermo (per la struttura equestre della Favorita), Noto (per il velodromo), Naro (per l’impianto destinato al canottaggio), Ragusa (per il campo di rugby) e Randazzo (per il campo di baseball). «Ma non mi può, e non ci può, consolare il mal comune mezzo gaudio – commenta Fazio – tenuto conto di quanto fatto per partecipare al bando nel 2011 e riuscire ad ottenere un inserimento utile nella graduatoria dei progetti nella quale entrarono in provincia solo due comuni: Trapani e Valderice».