Si è trasferita al Municipio la protesta degli operatori commerciali della zona Stadio di Marsala. Da alcuni giorni gli agenti dei Vigili Urbani hanno provveduto a notificare la chiusura delle attività della zona (le cosiddette casette di lamiera) per presunte irregolarità amministrative e sanitarie. La scorsa settimana gli agenti della Polizia Municipale sono intervenuti sul posto assieme ai Carabinieri e alla Polizia temendo che la chiusura delle attività potesse generare reazioni di tipo sconsiderato da parte degli esercenti. Niente di tutto questo. Soltanto che ieri, a saracinesche abbassate, gli operatori si sono recati al Comune per manifestare al primo cittadino il loro disagio. “Siamo in questa situazione da quasi dieci anni – ci hanno detto mentre attendevano in Sala Giunta di parlare con il sindaco -. Cerchiamo un modo per dare un sostentamento alle nostre famiglie. Se ci sono delle irregolarità siamo pronti a provvedere. Occorre però che l’autorità ci dia la possibilità e il giusto tempo per farlo”. Il sindaco fino alla tarda mattinata era impegnato in un sopralluogo al cimitero urbano e alle ore 14 non era ancora arrivato al Municipio. Comunque aveva fatto sapere, tramite i suoi uffici, che avrebbe ascoltato i manifestanti. Intanto, anche se il clima non pareva molto accesso, erano giunti al Palazzo anche i Carabinieri e la Polizia. Alberto Di Girolamo ha ascoltato gli esercenti in compagnia del comandate dei Vigili Urbani Vincenzo Menfi e dell’assessore Agostino Licari. “Senza infrangere la legge e i regolamenti – ci ha detto Licari, che da tutti viene accreditato come vice sindaco -, cercheremo di salvaguardare anche il lavoro di quanti hanno diritto. Tuttavia, da quanto ci è noto sulle costruzioni in lamiera della zona Stadio, pende un’ordinanza di demolizione. Siamo sensibili ai problemi della gente, ma non possiamo violare la legge. Valuteremo assieme agli uffici competenti il da farsi”. Per questo e per capire bene la situazione, l’incontro è stato aggiornato a venerdì prossimo quando i commercianti si recheranno al Comune assieme ad un loro legale di fiducia e ad un tecnico privato che potrebbe proporre eventuali margini di sanatoria. “Occorre dire – ha concluso Licari – che il problema che stiamo affrontando ci è stato “passato” dalle precedenti amministrazioni che hanno evitato di affrontarlo, lasciandoci questa eredità. Faremo tutto ciò che è nelle nostre facoltà”.
Forze dell'Ordine