Il GUP ha anche disposto un risarcimento provvisionale di 30mila euro in favore della bambina, ma il difensore dell’imputato ribatte: “Ci appelleremo”
Il GUP del Tribunale di Marsala Francesco Parrinello ha condannato a 7 anni e 10 giorni di reclusione un 74enne arrestato lo scorso 20 novembre con l’accusa di violenza sessuale su una minorenne. Il processo è stato celebrato con il rito abbreviato. Il pubblico ministero Buscarino ha avanzato per l’imputato una richiesta di condanna pari a 5 anni e 4 mesi, mentre l’avvocato difensore Nino Buffa aveva chiesto l’assoluzione perché il fatto non sussiste o per non averlo commesso e, in subordine la derubricazione del reato da abuso sessuale (art. 609 bis c.p.) a atti sessuali con minore (art. 609 quater c.p.). Ma la pena decretata dal GUP è stata superiore a quella richiesta: 7 anni e 7 giorni di reclusione, interdizione perpetua dai pubblici uffici e risarcimento provvisionale di 30mila euro alla persona offesa. Quanto al pensionato, si trova tutt’ora agli arresti domiciliari e vi rimarrà ancora. Già sottoposto, nelle ore successive all’arresto, all’interrogatorio di garanzia, si era avvalso della facoltà di non rispondere. L’indagine a carico del 74enne ha preso le mosse dalle confidenze che la piccola, già orfana di madre, aveva fatto ad una sua insegnante in una scuola della periferia marsalese. Quando aveva sei anni, (ora è più grande, ma ha meno di 14 anni), avrebbe subito le attenzioni sessuali di un anziano parente. Pare che gli abusi siano avvenuti in casa, in uno dei quartieri popolari del Marsalese. Dopo la denuncia della maestra, la piccola è stata ascoltata dagli inquirenti della squadra mobile di Trapani nella stanza “Arcobaleno” con l’assistenza di una psicologa nominata dal pubblico ministero Nicola Scalabrini, confermando il racconto degli abusi subiti alcuni anni prima. Il papà della bambina, costituito parte civile, è stato assistito dall’avvocato Gaetano Di Bartolo.