Caro sindaco Di Girolamo, complimenti per il risultato elettorale ottenuto e in bocca al lupo per il suo lavoro per i prossimi cinque anni. Marsala ha scelto lei e naturalmente adesso è diventato il primo di tutti i cittadini, di quelli che l’hanno votato, di quelli che non lo hanno votato e anche di quelli che sono rimasti a casa. Il suo compito è molto arduo, saranno sessanta mesi di intenso lavoro, sessanta mesi in cui dovrà dare risposte, soluzioni, progetti e speranze vere. La sua campagna elettorale è stata critica nei confronti degli avversari (come è giusto che sia) e dell’ultimo sindaco Giulia Adamo: lei ora dovrà dirci dove vuole portare la nostra città, quali prospettive ha in mente per il nostro territorio. Io aggiungo che deve anche ringraziare, per la scesa in campo, il candidato Massimo Grillo, perché non è mai bello vincere facile. Massimo è stato un avversario che, nonostante la distanza in percentuale, a lei è servito. A noi è servito. Adesso la sua vittoria conta anche di più, perché ha superato un politico che lo ha messo nelle condizioni di fare una campagna elettorale ancora più dura, intensa. Il suo predecessore, la Giulia, ha pronunciato tre anni fa diversi slogan, frasi ad effetto, proposte per il rilancio “libero” del nostro Comune. Ho fatto notare, ai tempi, che bisognava prima di tutto amare la città e i cittadini, lavorare quotidianamente per dare risposte ai problemi (anche gravi) che ci sono nella nostra Marsala. La politica la devono, adesso, farla gli altri. Non è un rimprovero ma un onesto e sincero consiglio. Si dimentichi del Partito Democratico, si dedichi a questo abbandonato territorio.
Noi non la lasceremo solo. Ci dia, però, la possibilità di essere presenti, attivi, propositivi. Lei adesso è il sindaco anche di chi l’ha criticato, non votato, “offeso”. Dia lei la risposta a questi interrogativi e perplessità che molti hanno su di lei. Si ricordi, anche, che è diventato primo cittadino con il voto di un quarto degli elettori di Marsala. Ci sono sessantamila cittadini che sperano di ricredersi, che sperano che hanno fatto male a non sostenerla in questa avventura di campagna elettorale. Spero, in questi anni, di avere la possibilità di ammirare con i miei occhi cartoline e poster: niente più immondizia, niente più alghe vicino la strada limitrofa al mare, niente più incompiute, niente più strade rotte, niente più abbandoni territoriali, niente più sprechi, niente più semafori rotti che causano incidenti mortali. Ed anche qualche piccola “svolta”, un cambio di rotta per determinate questioni sociali ed economiche. Spero di ritrovarmi, tra cinque anni, in una città in crescita, culturalmente avanzata e moderna, una città piena di talenti valorizzati, una “città portuale” attiva, una città in cui tutti i servizi (ai cittadini) vengano svolti alla perfezione, una città orgogliosa della propria legalità intellettuale e politica, della propria storia (passata e presente). Faccia il sindaco nel migliore dei modi. Io auguro, a questa mia città, di progredire nei prossimi cinque anni. E tra cento giorni, comunque, mi farò sentire ancora una volta. Buon lavoro sindaco Alberto.
Enzo Amato