“Siamo giunti alla volata finale di una campagna elettorale che solo una manciata di voti ha reso più lunga del previsto e del necessario. Io e la mia squadra avremmo preferito di gran lunga metterci subito al lavoro per dare soluzione ai problemi della nostra comunità”. Lo scrive oggi sulla sua pagina Facebook il candidato sindaco Alberto Di Girolamo. “È stata una coda di campagna elettorale a due facce: una bella e una cattiva. Partiamo da quella bella. In queste due settimane ho fatto la cosa più bella e democratica: confrontarmi con le persone in carne ed ossa, parlare con la gente, stringere mani, guardarci negli occhi. Anche in questi ultimi giorni registriamo un bagno di folla dietro l’altro, segnale ben augurante per il ballottaggio di domenica e lunedì. Noi non ci nascondiamo dentro i comitati elettorali e nei salotti radiotelevisivi perché non abbiamo paura della gente che incontriamo per strada, nelle piazze, nei quartieri popolari, nelle contrade”.
“La faccia cattiva – scrive ancora Di Girolamo – è stata il tentativo, non riuscito, di avvelenare i pozzi di una campagna elettorale che, soprattutto per merito nostro, si è mantenuta su un binario di civiltà e decoro. La democrazia non è un battibecco, ma è conoscere per fare. La credibilità della politica dipende dalla sua capacità di essere seria e di fare un discorso di verità all’opinione pubblica. Il recente successo di partiti e movimenti antisistema è la spia che la politica ha smesso di essere credibile perché negli ultimi vent’anni non è stata capace di raccontare la verità al paese né di trovare le soluzioni ai problemi. Per me sarebbe molto facile inseguire l’escalation demagogica del mio avversario, ma a cosa servirebbe? L’unica concreta e sostenibile proposta di riduzione delle tasse è quella che noi – non altri – abbiamo scritto da subito nel nostro programma. L’introduzione delle isole ecologiche per la pesatura e la registrazione dei rifiuti riciclabili conferiti è una proposta chiara per ridurre i costi di gestione della raccolta differenziata (senza licenziare nessuno) e quindi abbassare le tasse ai cittadini. La credibilità della proposta è che noi diciamo come faremo le cose”.
“La partecipazione popolare sempre più intensa alle nostre iniziative in giro per la città ci dicono che aver fatto un discorso di verità e di serietà ha pagato in termini di consenso, perché oggi i cittadini, dopo decenni di false promesse, cercano in un progetto politico l’affidabilità. Mai come adesso il cambiamento è davvero a portata di mano, delle vostre mani di elettori informati e responsabili. Non credete alle sirene incantatrici del ‘tanto non cambia niente’. È importante votare al ballottaggio perché, come diceva Borsellino, la rivoluzione si fa in piazza, ma il cambiamento si fa dentro la cabina elettorale con la matita in mano. Questo è il tempo buono per cambiare Marsala. Se non ora, quando?”.