E’ la sesta volta che Marsala va al voto con la legge elettorale che consente ai cittadini l’elezione diretta del sindaco. La prima volta risale al 1993, con la netta affermazione al primo turno del notaio Salvatore Lombardo, che con il 51.2% ebbe la meglio su Antonio Galfano, Carmelo Del Puglia, Eleonora Lo Curto, Ludovico Anselmi, Enzo Genna, Gaspare Sammaritano, Michelangelo Giacalone e Nunzio Giacomarro. L’ex arbitro punta su una giunta interamente composta da elementi della società civile, dando vita a una stagione amministrativa di grande crescita per la città. La città premia quel progetto, confermando nel 1997 Lombardo che con il 58.4% vince, anche in questo caso, al primo turno dopo una campagna elettorale che lo aveva visto contrapposto al preside Gioacchino Aldo Ruggieri, al professore Vito Titone e al compianto Franco Stalteri. Il secondo mandato di Lombardo si conclude anzitempo per la decisione del notaio di dimettersi alla fine del 2000 in modo da potersi candidare alle elezioni politiche, in programma nel maggio successivo. Una competizione elettorale che gli riservò quella che resta, finora, la sua unica sconfitta, per mano di Massimo Grillo. La battaglia fu durissima e lasciò non pochi strascichi, tanto che i due, prima della recente riappacificazione, non si parlarono per 14 anni.
Dopo un commissariamento durato, anche in quel caso, quasi un anno, Marsala torna al voto a fine novembre per eleggere il successore di Salvatore Lombardo. Per la prima volta la contesa non si risolve al primo turno: il dottore Giuseppe Galfano si ferma a ridosso del 50%, ottenendo comunque un significativo margine sul notaio Eugenio Galfano. Più indietro si piazza Rino Ferrari, sostenuto da Giulia Adamo. E proprio l’apparentamento con quest’ultimo si rivelò decisivo al ballottaggio per la clamorosa rimonta che consentì a Eugenio Galfano di avere la meglio, con il 52.1% dei voti, sul cugino Giuseppe.
Dal 2001 in poi, le amministrative si risolsero sempre al secondo turno. Nel 2007 Renzo Carini ebbe la meglio sul vicesindaco uscente Leo Giacalone con il 54.9% dei consensi in una campagna elettorale che al primo turno aveva visto ai nastri di partenza anche Ottavio Navarra, Eleonora Lo Curto, Osvaldo Angileri e Michele Crimi.
Cinque anni dopo anche la vincitrice annunciata Giulia Adamo ebbe bisogno del ballottaggio per avere la meglio su Salvatore Ombra, in maniera comunque netta, con il 65.86%. Dietro di loro, al primo turno si erano piazzati Giuseppe Gandolfo, Anna Maria Angileri, Martino Morsello e Salvatore Rubbino. Primo sindaco donna nella storia di Marsala, Giulia Adamo è rimasta in carica fino alle dimissioni del luglio 2014, successive alla sospensione disposta dal prefetto Leopoldo Falco (in applicazione della legge Severino) dopo la condanna per concussione emessa dalla Corte d’Appello di Palermo ai danni dell’ex presidente della Provincia. Da lì, un nuovo commissariamento e le elezioni anticipate che stanno per riportare i marsalesi alle urne. Anche se, la sentenza che aveva condannato la Adamo, è stata annullata un mese fa in Cassazione.