Chi si era rallegrato lo scorso anno quest’estate avrà una brutta notizia. L’associazione internazionale Fee ha bocciato la Sicilia per iservizi resi ai bagnanti in vista dell’estate 2015. Escluse Marina di Ragusa che ogni anno non mancava all’appello, e il litorale sud del marsalese, ovvero la porzione di spiaggia che ogni estate viene presa d’assalto da cittadini e turisti: le acque dell’ex lido Signorino. Le bandiere blu assegnate invece, sono solo 5 per la Sicilia, una in meno rispetto allo scorso anno. A conquistare l’ambito riconoscimento, o a confermarlo, sono Menfi, Ispica, Pozzallo, Marina di Tusa (Messina) e l’isola di Lipari. Se la Sicilia era rinomata per le sue spiagge ed il suo mare forse oggi ci si dovrà ricredere perché di contro, la Liguria vanta ben 23 bandiere blu, 18 la Toscana e le Marche 17. C’è da ricordare che, per ottenere la bandiera blu, bisogna tenere conto della qualità delle acque, della gestione del territorio, dell’educazione ambientale, della promozione di un turismo sostenibile sui cui i comuni devono puntare. Nella fase di valutazione, portata avanti dalla Giuria nazionale, hanno dato il loro contributo vari enti, tra i quali il Ministero dei Beni Culturali e quello delle Politiche Agricole, gli assessorati regionali al Turismo, il Comando generale delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, l’Ispra e i sindacati balneari. Attenzione però. Per quanto riguarda Marsala e le altre città siciliane, la mancanza della bandiera blu non significa acque o spiagge sporche e mal curate. Piuttosto vuol dire scarse strutture ricettive, poca attenzione al turismo ed alla gestione del territorio. Quest’anno sono stati 147 i comuni rivieraschi, 280 le spiagge e 66 gli approdi turistici in Italia che hanno ottenuto le bandiere blu. L’invito rivolto alle Istituzioni è quello di avere più cura per le proprie risorse.
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