“Del tutto opposta e contraria la nostra posizione sulla nuova riforma del mercato del lavoro firmata Renzi che rende precario quel poco lavoro che rimane”. Sono le dichiarazione de “L’Altra Europa Marsala” partito che nasce dalle scorse elezioni europee con il movimento di Tsipras. All’incontro organizzato dal PD locale sul Jobs Act di domenica scorsa, secondo il coordinamento dell’Altra Europa, si è tralasciato il tema dei diritti e della dignità dei lavoratori. “Sui loro costanti sacrifici non si può risanare un Paese che ormai da troppo tempo non riesce ad attirare nuovi investimenti a causa di una sempre più debole domanda interna – affermano -. Non ci sono studi di alcun tipo che affermano che una maggiore flessibilità del mercato del lavoro porta ad una diminuzione della disoccupazione. Inoltre, la decontribuzione per chi assume non è vincolata ad una occupazione addizionale e rischia di portare ad una sostituzione dei contratti a tempo determinato invece che creare dei nuovi e reali posti di lavoro. Siamo di fronte al tentativo di riportare i lavoratori ad una concezione ottocentesca dei fattori di produzione basata sul profitto di pochi senza un’equa ridistribuzione del reddito. Per tali motivi noi ci poniamo in netto contrasto a queste politiche neoliberiste e per nulla di sinistra, il rilancio dell’economia si può avviare rimettendo in circolo le risorse economiche detenute da pochi, attraverso la tassazione dei loro redditi patrimoniali e diminuendo la spesa pubblica colpendo la corruzione e l’evasione fiscale invece di sfruttare indegnamente i dipendenti pubblici su cui grava pure una sperequazione economica e giuridica con le fasce dirigenziali”. Secondo il coordinamento, sarebbe stato opportuno, da parte del PD marsalese, che si candida alla guida della città, illustrare il progetto politico che vuole realizzare per Marsala anziché pensare a liste ed alleanze.
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