Noi per scelta non parteggiamo per alcun candidato alle elezioni (anche se naturalmente abbiamo le nostre idee). Durante la campagna elettorale cerchiamo di raccontare i fatti, astenendoci il più possibile dai commenti. Siamo stati agevolati e lo saremo anche questa volta dal fatto che, non so se ci capite, i partiti non ci sono più. Naturalmente non tutti così ci capita oggi, e probabilmente lo faremo ancora, di doverci occupare di un partito politico. Naturalmente non di fatti locali, ma della loro accezione nazionale. Quindi ci auguriamo di non dovere ricevere commenti da parte dei dirigenti locali. Bene ora affrontiamo la questione. Il sindaco del Pd di Ischia è stato arrestato per tangenti. La vicenda la conoscete ormai e ieri i mass media ve l’hanno raccontata in tutti i suoi particolari. Noi che siamo garantisti (anche se un po’questa qualifica ci sta cominciando a scocciare), auguriamo a Giuseppe Ferrandino e ai suoi presunti sodali di dimostrare la loro innocenza. Noi in queste nostre note, vogliamo commentare le prime dichiarazioni che giungono dai dirigenti nazionali del Partito Democratico. Ci scuseranno gli altri, premier-segretario in testa, ma ancora una volta il giudizio più significativo arriva della presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani. Alla richiesta di un commento sulla vicenda fatta dai colleghi a margine di un convegno sull’Expo 2015, la “nostra” che è anche vice segretario nazionale dei democratici ha risposto: “ Ferrandino? non lo conosco”. Incalzata ancora con la domanda se i dirigenti avrebbero chiesto al sindaco isolano di fare un passo indietro dal PD, ha risposto con la chiarezza che la contraddistingue: “Devo andare”, e indossando il cappotto si è avviata all’uscita. Fossimo stati presenti un po’ per cavalleria, che magari è ormai demodè, un po’perchè così avremmo giustificato sul posto la nostra presenza di giornalisti, avremmo aiutato la presidente ad indossare il paltò.
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