Damiano riapre la discarica di Borranea ai Comuni dell’ATO Belice Ambiente. Il M5S: “Si esca dalla logica dell’emergenza”

Vincenzo Figlioli

Damiano riapre la discarica di Borranea ai Comuni dell’ATO Belice Ambiente. Il M5S: “Si esca dalla logica dell’emergenza”

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venerdì 13 Marzo 2015 - 11:44

Sta tornando alla normalità la situazione negli undici Comuni dell’Ato “Belice Ambiente”, interessata nei giorni scorsi dall’emergenza rifiuti successiva alla chiusura della discarica Borranea disposta dal sindaco Damiano. Ieri mattina il primo cittadino trapanese era stato protagonista di una conferenza stampa in prefettura, assieme al Prefetto Leopoldo Falco. Nel corso dell’incontro con i giornalisti, Damiano ha reso nota la sua decisione di sospendere l’ordinanza che impediva agli 11 Comuni dell’Ato Belice Ambiente di conferire i propri rifiuti presso la discarica di contrada Borranea. Un provvedimento che aveva suscitato l’irritazione del commissario della società d’ambito Sonia Alfano, che aveva denunciato il sindaco di Trapani per interruzione di pubblico servizio. Damiano ha dovuto adesso tornare sui suoi passi, spiegando di aver sospeso l’ordinanza solo per “senso di responsabilità”. Al contempo ha annunciato che la discarica, stando così le cose, è destinata ad arrivare alla saturazione intorno al 27 marzo. E a quel punto, in mancanza di novità, sia gli 11 Comuni dell’Ato Belice Ambiente, sia Trapani, dovranno trovare un altro sito presso cui conferire i rifiuti.

Sul tema si registra una presa di posizione da parte del gruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars, che dopo aver partecipato a un’audizione in Commissione Ambiente chiedono agli 11 Comuni dell’Ato di trovare una soluzione condivisa per uscire dalle logiche dell’emergenza. “Bisogna predisporre un percorso che preveda una gestione ordinaria del servizio di raccolta e deposito rifiuti. Tutte le problematiche che stiamo vivendo nel nostro territorio – spiega il portavoce del M5S all’Ars Sergio Tancredi – sono figlie dell’incapacità politica di concertare un percorso virtuoso che passa dal controllo puntuale della società d’ambito, e della chiara volontà di alcuni di agire sempre in stato di emergenza, ovviamente più dispendioso di quello ordinario”.

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