Sono terminate tutte le operazioni relative alle elezioni primarie del Pd. Vi abbiamo riportato i numeri e le impressioni in modo quanto più dettagliato ci è stato possibile. I commenti piano piano, lasceranno il posto alle valutazioni di tipo politico e noi cercheremo di raccontarvi quanto accadrà. Le alleanze di centro sinistra e quelle di centro destra sono tutte da definire. Poi c’è la candidatura del movimento Cinque Stelle che sta per giungere in dirittura d’arrivo. Permetteteci (per l’ultima volta, giuriamo) di tornare sulle primarie e affrontare un argomento che, ci pare, non sia stato particolarmente sviscerato dai media e neppure dagli addetti ai lavori. Aveva diviso gli staff dei tre candidati la questione relativa ai giovani sotto i 18 anni che, volendo partecipare al voto, dovevano preliminarmente, registrarsi. Sono andati alla sede del Pd per l’incombenza ad hoc un centinaio di ragazze e ragazzi. Novantadue si sono poi recati alle urne. Qualcuno l’ha dimenticato, altri hanno preferito rimanere al calduccio, fatto sta che tolti dal numero anche gli extracomunitari che volevano decidere il sindaco del centro sinistra, restano alcune decine di giovanissimi che nella giornata di domenica scorsa hanno votato. Per tanti o forse per tutti è stata la prima occasione per esprimere la loro preferenza. “ In passato, al massimo hanno votato per il capoclasse”, ci ha detto un dirigente locale del Pd domenica scorsa. Noi ci permettiamo di suggerire ad Alberto di Girolamo che tra i primi atti che farà da candidato ci sia quello di convocare i giovani che hanno votato (i loro nomi non sono segreti, lo è il voto che tale deve rimanere) e di capire perché hanno ritenuto opportuno recarsi alle urne per scegliere il candidato di un partito. Se si deve investire sul futuro, il Partito Democratico di Marsala ha un’occasione storica per cominciare a selezionare la prossima classe dirigente. A meno che, ma noi non ci vorremmo credere, i giovanissimi siano stati “spinti” a votare…Parlateci e forse ne sapremo di più
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