Al quarto scrutinio, con 665 voti, il Parlamento in seduta comune ha eletto il dodicesimo Presidente della Repubblica Italiana, il 73enne Sergio Mattarella. Per un siciliano, nato a Palermo ma originario di Castellammare del Golfo, è la prima volta. Esponente storico della sinistra democristiana, è stato tra i promotori dell’Ulivo, al fianco di Romano Prodi, e tra i fondatori del Partito Democratico. Laureato in giurisprudenza e docente universitario, parlamentare dal 1983 al 2008 e più volte Ministro, nel 2011 Sergio Mattarella era stato anche eletto giudice della Corte Costituzionale. Il suo nome si lega inevitabilmente all’omicidio del fratello Piersanti, ucciso dalla mafia da Presidente della Regione il 6 gennaio del 1980. Da lì la scelta di impegnarsi in prima persona in politica, lavorando per bonificare la Dc siciliana dall’influenza di Salvo Lima e Vito Ciancimino.
Nel 1990, si dimise da Ministro della Pubblica Istruzione del governo Andreotti, rifiutandosi di avallare l’approvazione della legge Mammì, cucita idealmente per favorire la posizione dominante della Fininvest all’interno del sistema televisivo italiano.
Ed è proprio il ricordo di quella presa posizione, con ogni probabilità, ad avergli precluso oggi i consensi dei parlamentari Forza Italia, che su indicazione del proprio leader Silvio Berlusconi, hanno preferito votare scheda bianca.
Sul nome di Sergio Mattarella, proposto dal Partito Democratico, si sono invece registrati i consensi di Sel, Alleanza Popolare, Scelta Civica, Nuovo Centro Destra e il gruppo “Socialisti e Autonomie”.
“Penso alle speranze e alle difficoltà dei cittadini” ha dichiarato il nuovo Presidente alla stampa, subito dopo la notizia della sua elezione.
Nel frattempo, arrivano i primi commenti dei diversi esponenti del mondo politico siciliano. “Sergio Mattarella, per tanti di noi cresciuti accanto a lui, ha rappresentato e continuerà a rappresentare quel modo quasi inarrivabile di concepire la politica, senza clamori, piena di contenuti e di problematicità dialettica, spesso silenziosa e sobria, sempre intimamente ispirata ai valori del cattolicesimo democratico, ma anche laicamente caratterizzata da coerente certezza democratica e fedeltà alle istituzioni pubbliche”, ha dichiarato il capogruppo del Pd all’Ars Baldo Gucciardi.
“Con l’elezione di Sergio Mattarella abbiamo scritto una bella pagina di storia per l’Italia, ma anche per quella parte della Sicilia impegnata nella lotta alla mafia, nella promozione della legalità e dello sviluppo”, afferma il senatore democratico Giuseppe Lumia. “Mattarella – aggiunge – è un valido servitore dello Stato, garante della Costituzione. Un uomo capace di accompagnare il percorso di cambiamento di cui ha bisogno il nostro Paese e la necessità del nostro sistema politica di passare finalmente dalla Seconda alla Terza Repubblica”.
“Sono certa che il nuovo Capo dello Stato, uomo dalle grandi qualità morali e politiche – ha detto la senatrice Pd Pamela Orrù – svolgerà il suo mandato con equilibrio e autorevolezza. La storia personale di Sergio Mattarella rappresenta un modello di sobrietà, fermezza, serietà, rispetto della legalità e delle istituzioni. Il suo è un nome che va oltre gli schieramenti politici e sono certa che il presidente Mattarella assolverà con rigore al ruolo di garante della Costituzione, rappresentando al meglio i valori dell’unità nazionale. Sono orgogliosa di avere contribuito ad eleggere il primo siciliano al Quirinale, un’elezione che rappresenta un autentico capolavoro di coraggio e sapienza del segretario del Pd Matteo Renzi. E da siciliana, mi sento di affermare che l’elezione di Mattarella rappresenta anche un momento di grande orgoglio per tutti i siciliani”.
“L’elezione dell’On. Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica, segna un momento importante nella vita politica del Paese e sana la ferita lasciata dalle vicissitudini legate alla rielezione di Giorgio Napolitano nel 2013 – ha dichiarato il deputato regionale marsalese Antonella Milazzo -. Il Presidente del Consiglio e tutto il Partito Democratico hanno dimostrato di avere capacità, senso delle Istituzioni e tempra per governare con saggezza ed equilibrio l’Italia. L’ampio consenso raccolto intorno alla proposta ha finalmente unito il Paese intorno ad un Presidente che rappresenti pienamente “l’unità nazionale”. Credo che oggi inizi realmente una fase politica nuova, in cui ci sarà meno spazio per populismi e personalismi, più sobrietà e responsabilità, una fase in cui si potrà lavorare insieme per portare l’Italia fuori da una crisi economica devastante che rischia di diventare crisi di valori e di democrazia. Buon lavoro Presidente!”
“E’ stato eletto un galantuomo. Un uomo che porta dentro di sé la storia di sofferenze di tanti italiani rispetto alla violenza e allo strapotere della mafia”. Lo afferma il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, commentando l’elezione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Un uomo che si è battuto negli anni per liberare la politica da corruzione e malaffare. Un siciliano – continua Crocetta – di cui sono orgogliosi tutti i siciliani e credo tutti gli italiani che vogliono che nel Paese si realizzi quella svolta che porti allo sviluppo, alla serenità sociale, alla coesione, alla fine di contrapposizioni tra nord e sud. Con Mattarella vincono la difesa della Costituzione e l’unita nazionale. Come presidente della Regione siciliana, sono orgoglioso che la prima carica dello Stato dal ’46 in poi vada a un siciliano, così come la seconda carica presieduta da un siciliano, entrambi antimafia, entrambi espressione della Sicilia di cui sono orgoglioso e di cui sono orgogliosi i siciliani. Siamo tutti con Mattarella. E ringrazio quei parlamentari siciliani che pur appartenendo a schieramenti diversi, hanno votato Mattarella, comprendendo l’occasione storica unica e forse irripetibile che ha avuto la Sicilia in questo momento. Sarò a Roma per la celebrazione dell’insediamento, ma spero che il presidente Mattarella possa venire presto a Palermo – conclude Crocetta – per festeggiare sua elezione insieme a tutti i siciliani”.
Anche il Vescovo di Trapani ha inviato un messaggio di congratulazioni e di augurio al Presidente eletto della Repubblica: “A nome della Chiesa di Trapani – scrive il vescovo Pietro Maria Fragnelli nel telegramma inviato al Quirinale – esprimo sentite congratulazioni e assicuro preghiere per il prezioso servizio che è chiamato ad offrire alla Repubblica nella condivisione dell’amore e delle radici comuni della nostra terra. Il calore della gente e la protezione della Madonna del Soccorso l’accompagnino”.
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