Piuttosto fredda la reazione degli operatori turistici alle novità annunciate dalla compagnia Ryanair nel corso della conferenza stampa tenutasi martedì all’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi. “Molto rumore per nulla – commenta Paolo Salerno, ideatore del portale “Trapani Welcome” e di numerosi eventi di marketing territoriale -. Non ci sono nuove rotte, si mantengono le precedenti e aumentano la frequenza dei voli per gli scali più importanti. Ma non ci sono collegamenti con il Nord Europa, che vengono spostati sui nuovi aeroporti del Sud per dar loro maggiore appeal”. Del resto, anche il dato riguardante il numero di passeggeri gravitati intorno a Birgi nel 2014 (circa 1,4 milioni) non fa che riflettere quanto previsto lo scorso anno, dopo la sottoscrizione del nuovo contratto con la compagnia irlandese e degli accordi di co-marketing.
“La verità – prosegue Salerno – è che non abbiamo un potere contrattuale tale da spostare gli equilibri. Se prima facevano 1,9 milioni di passeggeri l’anno in Sicilia solo su Trapani in Sicilia, adesso, con Palermo, Catania e Comiso ne hanno 4 milioni. I loro conti tornano sempre, i nostri un po’ meno, ci vorrebbe un’impostazione diversa”. Secondo Salerno, il territorio trapanese non può più pensare di affidarsi solo ai voli low cost della Ryanair e agli interventi economici delle pubbliche amministrazioni: “Occorre uscire dall’occasionalità, creare un distretto turistico, creare la destinazione, fare in modo che la gente arrivi da noi non solo perchè i biglietti costano poco, ma anche perchè è un posto interessante. Anche il co-marketing può funzionare a breve termine, ma bisogna integrare l’opportunità che ci offre la presenza di Ryanair con altre forme di incentivazione, pensando a Birgi, ma anche a Palermo, e puntando di più sui servizi e gli eventi”.
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