Da domenica prossima – 4 gennaio – non si potrà donare il sangue nella sede comunale dell’Avis di Marsala. Uno stop obbligato, conseguenza di una procedura burocratica non ancora portata a termine dalla Regione Siciliana che – di fatto – impedirà la consueta raccolta domenicale di sangue.
Da quest’anno, infatti, la sottoscrizione della Convenzione tra le Avis comunali e l’Asp è subordinata al possesso, da parte delle Associazioni, del provvedimento di accreditamento rilasciato dall’Assessorato regionale della Salute. Nonostante il buon esito del sopralluogo effettuato nella sede di via Bruzzesi per verificare la conformità della struttura, l’Assessorato non ha ancora emanato il necessario decreto di accreditamento. Se non lo farà entro il 31 dicembre, tenuto conto che è scaduta anche la Convenzione con l’Asp, ogni attività (a parte quella legata alla comunicazione e alla sensibilizzazione) verrebbe svolta senza alcuna autorizzazione con forti responsabilità (anche penali) per i presidenti. Si lavora quindi, con il coinvolgimento del presidente provinciale dell’Avis Giovanni Pugliese, ad una soluzione che riduca il disagio senza infrangere le regole.
“È paradossale, incredibile, come la burocrazia possa arrecare un simile danno in un settore così delicato, afferma il presidente Isabella Galfano. Ci spronano a fare il massimo con sempre meno risorse e noi, a testa bassa ma decisi, facciamo enormi sforzi per riuscirci. Purtroppo, l’impegno profuso in questi dodici mesi da record per l’Avis Marsala rischia di passare in secondo piano. Una profonda amarezza per questa scelta – conclude Isabella Galfano – che, sinceramente, ci mette in forte imbarazzo nei confronti dei tantissimi giovani avvicinatisi con entusiasmo alla donazione”.
Così, il Consiglio Direttivo dell’Avis, ieri sera, non ha potuto fare altro che deliberare, a partire da domenica prossima, la sospensione della raccolta di sangue. Chi vorrà donare il sangue potrà farlo al Centro trasfusionale dell’Ospedale “Paolo Borsellino”, tutti i giorni feriali, anche se, come sottolinea ancora Isabella Galfano “molti, per ragioni personali, preferiscono un ambiente diverso da quello ospedaliero”. Lo stop alle donazioni chiude nel peggiore dei modi un anno comunque molto positivo per l’Avis di Marsala: quasi il 24% in più le sacche di sangue raccolte rispetto al 2013, con un sensibile incremento del numero di donatori (raddoppiati in dodici mesi) e delle candidature presentate dai cittadini marsalesi.
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