Ma Pisapia avrebbe mai permesso di piazzare un Tagadà a piazza del Duomo? Damiano sì!

Claudia Marchetti

Ma Pisapia avrebbe mai permesso di piazzare un Tagadà a piazza del Duomo? Damiano sì!

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mercoledì 03 Dicembre 2014 - 15:52

La scelta di destinare la piazza Vittorio Emanuele II ed il viale Regina Margherita ad isola pedonale per un villaggio natalizio, con bancarelle, mercatino di Natale ed angoli dedicati alla musica ed iniziative di varia natura, è apparsa inizialmente condivisibile, anche se non è mai stata comunicata ufficialmente dalla amministrazione comunale. Probabilmente poteva anche valere la pena di far soffrire lo scorrimento del traffico in entrata ed uscita nel centro storico. La realizzazione concreta, di una idea inizialmente condivisibile, ma ribadisco mai comunicata nel dettaglio al Consiglio Comunale, è stata purtroppo scellerata. La presenza di giostre, di questo tipo di giostre, in quello che doveva essere una sorta di salotto buono con l’idea di introdurre tutto il centro storico nell’atmosfera natalizia è risultata essere di dubbio gusto; di dubbio gusto aver coperto alla vista, con l’impianto di una attrazione voluminosa ed ingombrante, la splendida vasca del Tritone (per altro recentemente restaurata a spese del Lions e successivamente colpevolmente abbandonata e lasciata senza manutenzione da parte del comune; ma questa è un’altra storia); di dubbio gusto l’aver mortificato l’ariosità della piazza principale con una serie di interventi che oggi la rendono più simile ad un suk anziché all’elegante villaggio natalizio che avremmo voluto. Ci sono giostre e giostre. Una cosa è la giostrina in stile bella epoque che richiama con eleganza il passato ed il clima di natale, altra cosa è il Tagadà che scuote insieme ai corpi anche il nostro senso estetico. Mi turba come amministratore, ma anche come cittadino, immaginare per esempio piazza Politeama, ridotta nelle condizioni in cui si trova oggi la nostra Piazza Vittorio Emanuele, la nostra piazza principale, l’unica che abbiamo che sia di vaste dimensioni.

 IL CONSIGLIERE COMUNALE

Dott. Francesco Salone

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