Arrivano dal Vescovo di Mazara Domenico Mogavero importanti parole di vicinanza e solidarietà nei confronti di Giuseppe Cimarosa. Regista di teatro equestre e fondatore della “Compagnia del centauro”, il giovane ha avuto un ruolo determinante nella scelta del padre Lorenzo, arrestato nell’ambito dell’operazione “Eden”, di collaborare con i magistrati.«Giuseppe Cimarosa è un giovane che i cittadini onesti, le associazioni culturali e d’impegno sociale e le istituzioni non devono lasciare solo in questo percorso di riscatto intrapreso dopo la collaborazione del padre Lorenzo con la giustizia», ha detto monsignor Domenico Mogavero, dopo averlo incontrato ed essersi intrattenuto a parlare con lui prima che si svolgesse il consiglio comunale sulla legalità a Castelvetrano, al quale il giovane è stato invitato. Al Vescovo, Giuseppe Cimarosa – che ha preso una dura posizione pubblica contro il superlatitante Matteo Messina Denaro – ha raccontato la sua solitudine, la sua paura e quella con cui convive la sua famiglia (il fratello Michele, la mamma Rosa Filardo e la nonna Rosa Santangelo, zia del superlatitante Matteo Messina Denaro) che vivono con lui senza tutela. Il giovane artista castelvetranese ha detto al Vescovo che tutti i componenti del suo nucleo familiare hanno condiviso la scelta del padre di collaborare con la giustizia.
Lorenzo Cimarosa è stato condannato in primo grado lo scorso maggio a 5 anni e 4 mesi di reclusione, nel processo con rito abbreviato celebratosi davanti al gup di Palermo Cesare Vincenti. Un processo distinto, scaturito dall’operazione “Eden” si sta invece celebrando con rito ordinario al Tribunale di Marsala. Tra gli imputati, Anna Patrizia Messina Denaro, sorella del boss latitante.
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