Scuolabus: protestano in massa i lavoratori e i genitori degli alunni di Ranna e “Mario Nuccio”. Intanto il SI.NA.L.P. incontra il Commissario: “Pronta una soluzione ma chiediamo le dimissioni del CdA di Marsala Schola”

Claudia Marchetti

Scuolabus: protestano in massa i lavoratori e i genitori degli alunni di Ranna e “Mario Nuccio”. Intanto il SI.NA.L.P. incontra il Commissario: “Pronta una soluzione ma chiediamo le dimissioni del CdA di Marsala Schola”

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giovedì 23 Ottobre 2014 - 17:48

Giornata di fuoco quella di ieri. Da nord a sud del marsalese sono scoppiate le proteste sulla vicenda degli scuolabus. Ce ne siamo occupati più volte e torniamo a farlo. Ieri hanno scioperato gli allievi ed i genitori delle scuole appartenenti all’Istituto Comprensivo “Giovanni Paolo II” di Ranna, hanno scioperato davanti ai cancelli del plesso centrale per l’insostenibilità della situazione che si è venuta a creare. “La mancanza del servizio scuolabus ci mette in difficoltà, noi lavoriamo, abbiamo figli che vanno in più plessi, all’infanzia e alle elementari e ci troviamo in grande disagio – ci hanno fatto sapere le famiglie –. Ma siamo qui anche per altri disagi quali la sicurezza degli edifici, la mancanza di manutenzione nei servizi igienici, le infiltrazioni di umidità”. Abbiamo incontrato il preside Giuseppe Lucio Pellegrino che non solo ci ha ribadito la vicinanza ai genitori, informandoci che a scioperare sono la Scuola Media ed i plessi di Bosco e “Capuana”: “Martedì è venuto in visita il Commissario Straordinario per affrontare le tante problematiche presenti nei nostri plessi. Inoltre, per quanto riguarda gli scuolabus, il problema non si pone sono all’entrata ed all’uscita da scuola ma anche per le gite d’istruzione”. Intanto il comitato dei genitori sta cercando di coinvolgere altre scuole nelle proteste. E ci sta riuscendo.

genitori, alunni, lavoratori e sindacalisti davanti il cancello (chiuso) del Municipio

Al plesso centrale dell’Istituto Comprensivo “Mario Nuccio” ieri, i corridoi erano semi-deserti. Gli alunni ed in particolare i genitori hanno manifestato i loro malcontenti nel corso dell’incontro tenuto al Complesso San Pietro dal SI.NA.L.P., sindacato autonomo che si sta occupando della vicenda non meno preoccupante relativa ai lavoratori degli scuolabus. La preside Mariella Parrinello ci ha confermato che ci sono alunni che non vanno a scuola dall’inizio dell’anno: “Gli istituti comprensivi di Marsala includono plessi che si trovano in aree della Città molto distanti tra loro. Marsala è una Città-territorio”. Non c’è da scandalizzarsi se i bambini non possono andare a scuola perchè i genitori non possono accompagnarli. Ci sono realtà a Marsala estremamente gravi, famiglie che riescono a malapena a mettere sul fuoco la pentola, che non hanno un mezzo di trasporto, insegnanti che ogni giorno fanno la colletta per comprare un panino a quegli alunni che non riescono a fare colazione. Le famiglie della “Mario Nuccio”, assieme al SI.NA.L.P. e ai lavoratori degli scuolabus attualmente in stato di disoccupazione, da San Pietro hanno sfilato verso il Palazzo Municipale per incontrare il Commissario Giovanni Bologna, ma qui hanno trovato i Vigili Urbani a bloccarli ed il cancello dell’entrata chiuso, generando un clima ancor più caldo. I cartelli dei bambini recitavano: “Dateci le auto blu per andare a scuola”. Adesso vediamo la situazione da un’altra prospettiva, quella degli autisti e degli assistenti del servizio scuolabus. Riepilogando, il servizio doveva partire il 1° ottobre con un nuovo bando in quanto la precedente società che lo gestiva aveva recesso dal contratto. La gara però, era andata deserta. Marsala Schola aveva cercato di sopperire distribuendo dei voucher, ma non se ne fece più nulla. Fatta una nuova gara, il direttore di Marsala Schola, Nicola Fiocca, aveva apportato una modifica al bando, in deroga – secondo quanto ci hanno riferito i sindacalisti del SI.NA.L.P – ad un consolidato principio legislativo nazionale. “Secondo quanto disposto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro – ci ha fatto sapere Ignazio Parrinello – l’impresa aggiudicataria dell’appalto deve garantire l’assunzione degli addetti esistenti in organico e garantire i livelli occupazionali anche facendo ricorso a processi di mobilità, rispettando l’anzianità di servizio”. Giorni fa, sindacato e lavoratori avevano trovato un accordo con il Commissario: Bologna ha promesso che l’azienda che si sarebbe aggiudicata l’appalto, avrebbe stipulato con il Comune un protocollo al fine di garantire l’assunzione dei lavoratori in base all’anzianità di servizio. Non si è messo in conto però quello che è accaduto dopo: anche l’altro bando è andato deserto. “Oggi la nostra preoccupazione – ci ha detto Parrinello – è che l’Istituzione autonoma studi la possibilità di aprire una nuova gara con altra perdita di tempo, così i lavoratori rimangono senza lavoro e le famiglie senza un servizio essenziale. Una soluzione in realtà c’è – ha prospettato il sindacalista nel corso dell’incontro di ieri –: Marsala Schola potrebbe gestire il servizio “in house” per 50 giorni in vista di un altro bando e sopperire ai disagi che stanno creando da più parti”. Nel primo pomeriggio i sindacalisti hanno avuto un ennesimo incontro con il Commissario ed hanno ribadito: “Chiediamo ufficialmente le dimissioni del Cda di Marsala Schola chiedendole di provvedere a ripristinare il servizio per un certo periodo attraverso i lavoratori. Il Commissario farà presenta questa ipotesi ad i vertici dell’Istituzione e nel frattempo prepara un altro bando triennale”.

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