L’emergenza idrica nella città di Marsala è purtroppo una piaga da combattere giorno dopo giorno. Per questo motivo, i Consiglieri comunali di “Futuro per Marsala”, Vanessa Titone e Pino Milazzo hanno condotto un’indagine ricorrendo al lavoro certosino di un tecnico, l’ingegnere Silvia De Marco che ha condotto uno studio apposito. “Dalla relazione avuta, abbiamo potuto riscontrare che la nostra preoccupazione è alquanto fondata – hanno fatto sapere Titone e Milazzo –. A Marsala, infatti, si registra una progressiva riduzione delle risorse idriche da imputare a diverse cause: aumento demografico, richiesta pro-capite sempre più elevata, crescenti standard di qualità, sfruttamento massiccio ed eccessivo delle risorse, salinizzazione e/o inquinamento delle falde acquifere. Marsala, tra l’altro, non è collegata alle principali fonti idriche del territorio siciliano e solo di recente sono stati appaltati i lavori per collegare la nostra rete idrica a Montescuro Ovest, la più importante opera pubblica degli ultimi anni per la città di Marsala perché permetterà di fare uscire dall’isolamento la nostra città”. Secondo quanto rilevato dall’ingegnere De Marco, da un punto di vista tecnico, una delle vie più facilmente percorribili per fronteggiare il problema della progressiva riduzione delle risorse idriche a Marsala, è quella del ricorso a fonti non convenzionali quali possono essere acque saline/salmastre o acque reflue. Queste, rispettivamente dissalate e depurate, possono diventare alleati preziosi. Un caso del genere però si attua in civiltà molto diverse dalla nostra, come Singapore anche se una soluzione del genere sarebbe in linea con la conformazione del territorio e delle infrastrutture di cui questo è già dotato. “Ad esempio, per quanto riguarda quello che nel gergo tecnico viene detto “riuso dei reflui depurati”, ovvero il riutilizzo delle acque di fognatura previo opportuno trattamento di depurazione per la rimozione degli inquinanti – ha detto il tecnico – va constatato che questo potrebbe essere condotto in maniera efficace e conveniente anche da un punto di vista economico. Per Marsala sarebbe interessante la possibilità di riutilizzare i reflui depurati a scopo irriguo, vista la forte vocazione agricola del territorio”.
Per la depurazione delle acque è necessario che la comunità disponga di un apposito impianto di depurazione. Quello attuale – sito peraltro in contrada San Silvestro – dovrebbe subire soltanto dei piccoli interventi di ammodernamento per essere in grado di depurare l’acqua in arrivo dalla rete fognaria cittadina in modo da renderla idonea al riuso. A tal fine i Consiglieri di opposizione chiedono alle Autorità competenti quale sia ad oggi lo stato di avanzamento del progetto, come si intende renderlo funzionale e se sono stati previsti adeguamenti tecnici e di ammodernamento dell’impianto di contrada San Silvestro. “Chiediamo se risulta vero che negli ultimi anni l’abbassamento dei livelli dinamici delle falde è di oltre 20 metri e che la portata litri/secondo si sarebbe dimezzata – hanno reso noto Titone e Milazzo –; non sappiamo quando saranno completati i lavori del progetto per il collegamento a Montescuro Ovest e se sia ipotizzabile fare ricorso ad un finanziamento anche in project financing per la realizzazione di un dissalatore. Chiediamo anche all’Amministrazione se è vero che alcune attività produttive della Città, pur dichiarando di caricarsi l’onere dei costi per l’allacciamento alla rete idrica, non possono avere l’acqua per evitare consumi eccessivi. Se dovesse essere confermata questa posizione, è chiaro che la crisi idrica è più grave di quanto si possa immaginare”. Giovedì prossimo la situazione della rete idrica e delle acque nel territorio sarà al centro dell’incontro che il gruppo consiliare “Futuro per Marsala” avrà con il Commissario Straordinario Giovanni Bologna.