“Il taglio del 50 per cento dei permessi e dei distacchi sindacali voluto dal ministro Madia non porterà alcun beneficio nel Trapanese, non essendoci nel nostro territorio lavoratori della pubblica amministrazione che usufruiscono di tali prerogative sindacali. In sostanza, la circolare ministeriale finalizzata alla razionalizzazione e alla riduzione della spesa pubblica non porterà nel nostro territorio ad alcun risparmio”. Lo afferma il segretario generale della Uilpa Trapani Gioacchino Veneziano, sottolineando come “il provvedimento in questione porterà in tutta Italia al rientro di 1000 dipendenti statali su una platea 3 milioni e 200 mila lavoratori. Si vede subito come si tratti di cifre irrisorie. I numeri – continua Veneziano – spiegano da soli quanto poco possa influire una cura del genere sulle casse pubbliche, anzi, il rientro dei distaccati avrà un effetto contrario, perché comporterà una spesa maggiore da parte dello Stato, che dovrà salariare buoni pasto, stipendio accessorio e produttività. Chi era certo di economizzare almeno cento su un milione, erogherà un milione e cento, quindi, non ha niente a che fare con la fantomatica farsa dei risparmi di spesa perché il tutto sembra soltanto generato per abbassare la soglia dei diritti e svuotare di significato e prestigio il ruolo della rappresentanza sindacale”.
Per quanto riguarda la riforma della P. A. Veneziano non ha dubbi: “Si tratta solo del proposito di annullare il ruolo del sindacato, infatti, si vanno a tagliare le libertà sindacali, si dà luce verde ai trasferimenti coatti e si apre al demansionamento. Non è quello che attendevamo visto che non include nessun parametro che dia conto delle vere urgenze ed esigenze. Un esempio per tutti: si parla di sostituire una generazione di lavoratori e di assumere 15 mila nuovi dipendenti. Come si inquadrerà quest’obiettivo facendo rientrare 1000 unità? Come si può immaginare, inoltre, di appassionare e trasmettere entusiasmo a lavoratori che hanno il contratto bloccato dal 2009 e che guadagnano a mala pena tra i 1000 e i 1200 euro al mese? Noi come Uil – conclude il segretario Uilpa – siamo sempre stati pronti al confronto, come sempre negato da un Governo al quale tuttavia la maggioranza dei lavoratori pubblici ha creduto”.