Il giudice monocratico Roberto Riggio ha emesso sentenza di “non doversi procedere per intervenuta prescrizione” a conclusione del processo a carico di Salvatore Sammartano e Leonardo Errera. Il primo difeso dall’avvocato Mario Noto, il secondo dal legale Rosa Tumbarello. Il procedimento penale è scaturito dalla denuncia di una coppia di coniugi che avevano denunciato gli imputati. Il reato ipotizzato era quello di truffa. Secondo le parti lese, Sammartano ed Errera, sarebbero stati contattati dai coniugi per realizzare un impianto di videosorveglianza, e avrebbero, poi proposto di fare anche lavori di ristrutturazione in casa, chiedendo troppo denaro al punto da far sentire la coppia truffata. I fatti risalgono al 2005. Gli imputati sono stati anche denunciati dall’istituto di vigilanza La Guardia che ha ipotizzato nei loro confronti il reato di appropriazione indebita. Infatti pare che avrebbero incassato somme destinate allo stesso istituto. Il processo è durato nove anni. Il pm, in sede di requisitoria aveva chiesto una condanna ad un anno e 9 mesi per Sammartano e ad un anno e sei mesi per Errera, ma il giudice ha emesso un verdetto assolutorio per decorrenza dei termini.
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