Un atto d’amore

Vincenzo Figlioli

Punto Itaca

Un atto d’amore

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venerdì 18 Luglio 2014 - 08:32

C’è un politico a Marsala che negli ultimi vent’anni ha vinto tutte le competizioni elettorali in cui si è candidato: Giulia Adamo. Un rapporto d’amore con una parte consistente della città, che al di là delle appartenenze politiche l’ha sempre sostenuta nelle sue battaglie e che appena due anni fa l’ha incoronata sindaco (prima donna nella storia lilibetana) con 21275 preferenze, diecimila in più di Salvatore Ombra, suo sfidante al ballottaggio.

E’ anche a questi elettori che Giulia Adamo dovrebbe pensare in queste ore, dimettendosi. Sarebbe un atto d’amore e di rispetto per la propria comunità. Esattamente come ha fatto qualche settimana fa il sindaco di Agrigento Marco Zambuto, che dopo essere stato condannato a due mesi e venti giorni per abuso d’ufficio, ha rassegnato le proprie dimissioni, senza attendere la sospensione del prefetto.

Marsala è una città territorio, la quinta della Sicilia per popolazione e amministrarla è una missione molto complessa. Non è pensabile poterla governare con un sindaco sospeso per 18 mesi e una giunta guidata dal suo vice, con un Consiglio comunale in cui da tempo le maggioranze appaiono fragili e mutevoli. Né è immaginabile pensare di poter affidare il peso del futuro cittadino ad una sentenza della Corte di Cassazione. Marsala ha bisogno di una guida sicura e autorevole, libera da distrazioni.  Ha bisogno di non sentirsi bloccata da troppi “se” e troppi “ma”. Ha bisogno di porsi meno domande e di darsi qualche risposta in più. Ha bisogno di un progetto  capace di unire le energie migliori del territorio in un patto intergenerazionale in grado di riaccendere nuovi entusiasmi in un momento storico quantomai difficile.

Chiaramente, con le dimissioni di Giulia Adamo non si risolverebbero tutti i problemi della città. Sarebbe solo un punto di partenza. Perché poi toccherà ai marsalesi rimboccarsi le maniche, uscire dalla logica del lamento fine a se stesso che spesso li pervade e dimostrare di voler dare una svolta alle sorti della propria comunità.

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