“Al fine di scongiurare la chiusura del Museo e dell’area archeologica di Capo Boeo, rinnoviamo l’appello all’Assessorato regionale per la pulizia dei servizi igienici e facciamo presente che, per intuibili motivi, non possiamo continuare a far fronte ai relativi costi che, volontariamente, sosteniamo”. E’ quanto afferma tra l’altro in una nota, l’associazione “Amici del Parco archeologico” a firma del suo Presidente Nino Alabiso. L’associazione rinnova al comune di Marsala, la richiesta di adottare, in via sussidiaria all’Assessorato regionale, ogni utile iniziativa al riguardo. Dell’argomento ci eravamo occupati anche in relazione alla non apertura del Baglio Anselmi durante la “Notte dei Musei” a causa dei bagni che non potevano essere puliti in quanto la Regione aveva diminuito i trasferimenti al Museo. In seguito il direttore del Parco, Maria Luisa Famà, “accusando” il Comune di non rispettare gli impegni precedentemente presi, aveva tolto la gratuità di accesso al Decumano Massimo dall’ingresso di Porta Nuova, in quanto l’Ente comunale non provvedeva alla pulizia dello stesso. Sull’argomento gli “Amici del Parco” citano una lettera del 7 marzo 2013, in cui c’era l’impegno spontaneo dell’Amministrazione in tal senso. La situazione, come si capisce, è divenuta problematica oltre che per mancanza di fondi anche per una presunta incompatibilità tra l’Ente locale e l’Ente parco. “Proprio il sindaco – ci dice l’assessore ai Servizi, Antonio Provenzano – ha avanzato alla Regione la richiesta di una gestione diretta del Parco. Ci eravamo impegnati non tanto alla pulizia del Decumano, ma alla cura del verde pubblico dello stesso. Comprendiamo che la Regione ha i suoi problemi, ma anche il comune di Marsala non nuota certo nell’oro. Comunque su iniziativa di Giulia Adamo nei prossimi giorni dovrebbe tenersi un incontro tra il nostro primo cittadino ed il direttore del Parco, Famà. Cercheremo, per quanto possibile, di trovare un’intesa nell’interesse di tutti”.
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