Crisi nera nel settore edile, sindacati protestano: “Sbloccare i cantieri”. Interviene il sindaco Giulia Adamo

Claudia Marchetti

Crisi nera nel settore edile, sindacati protestano: “Sbloccare i cantieri”. Interviene il sindaco Giulia Adamo

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venerdì 30 Maggio 2014 - 16:08

E’ iniziata con l’inno dell’Internazionale ieri mattina, la manifestazione indetta dai sindacati Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil. Un centinaio di lavoratori, con bandiere alla mano per manifestare la loro protesta e la loro condizione, si sono ritrovati in un piazzale adiacente l’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala, vicino allo svincolo per lo Scorrimento Veloce. Tra i presenti il sindaco Giulia Adamo che ha così dimostrato la vicinanza ai lavoratori edili: “Cercheremo soluzioni e lo stiamo già facendo, infatti abbiamo sbloccato l’iter per il finanziamento per rifare le fognature di Marsala ed abbiamo anche ottenuto un finanziamento di 5 milioni per i lavori alla rete idrica. Inoltre ci batteremo per stilare un Protocollo per agevolare le imprese locali nei lavori edili che riguardano la Città di Marsala vigilando sui lavoratori impiegati.

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Il Comune ha messo a disposizione anche 11 milioni di euro per il rifacimento delle strade ma siamo fermi per colpa del patto di stabilità”. Lungo ed articolato l’intervento di Giuseppe Tumbarello della Feneal Uil: “La crisi nel sud Italia ed in particolare in Sicilia e nella provincia di Trapani è la più nera. Siamo qui per chiedere ai governi locali, regionali e nazionali di garantire le condizioni affinché si rendano appaltabili i cantieri edili – ha fatto sapere il sindacalista –. Questa situazione ha portato solo perdite nel settore che ha fatto registrare 11mila imprese fallite, costruzioni di abitazioni in calo, una riduzione del 45% nella costruzione delle opere pubbliche e migliaia di lavoratori disoccupati. Vogliamo che si sblocchino anche i cantieri per le scuole e per gli uffici pubblici. Quando le risorse della Cassa Integrazione si esauriranno si avranno ancora più disoccupati. La colpa è di una politica poco attenta e di una burocrazia sorda”. E’ necessario secondo i sindacati, adottare protocolli di legalità per monitorare anche la manodopera del settore edile. Insomma, interventi massicci in un settore, quello edile e marmifero, che sta toccando il fondo. E l’elenco delle opere pubbliche incomplete è davvero lungo: il collegamento dell’autostrada A29 con il bacino marmifero di Custonaci, la variante della statale 115 nel tratto che collega Trapani e Mazara del Vallo, compreso tra lo svincolo di Birgi e il collegamento alla statale 115, il completamento dello svincolo Alcamo Est ed altre ancora. Lo stesso Tumbarello a poi gridato sul palco allestito ad una folla speranzosa di buone notizie: “Proprio in questi giorni la Myr ci ha fatto sapere che possono iniziare i lavori al porto di Marsala. Questo significherà oltre 2mila posti di lavoro in più”. A seguire sono intervenuti, tra gli altri, anche il segretario generale Fillea Cgil Sicilia, Franco Tarantino, Salvo Morabito ed Antonino Cirivello della Cisl Palermo-Trapani, Santino Barbera ed Angelo Gallo. Per tutti è chiaro un concetto: “Chiediamo ancora una volta lo sblocco delle opere cantierabili già avviate e di quelle che ancora devono partire. La perdita del lavoro ed i mancanti investimenti nel settore sono andati a minare la sicurezza sui posti di lavoro. Spesso si rinuncia a garantire le norme di sicurezza per portare un boccone a casa”. Al momento dai governi nazionali e regionali nulla si muove. Nessuna parola, se non quella dei lavoratori presenti: “Noi dobbiamo mangiare e sfamare le nostre famiglie”.

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