Il Grillo 2010 di Foderà è il Miglior Bianco Fuori Annata, il Selecto dell’IRVOS è il Miglior Vino Liquoroso, il Lighea di Donnafugata è il Miglior Bianco 2013, il Marsala Superiore Dolce di Arini è il Miglior Marsala, il Timperosse di Mandrarossa è il Miglior Rosso, il Nero D’Avola delle Cantine Di Prima è il Miglior Rosso Invecchiato e il Palici di Patria è il Miglior Spumante. Sono questi i vini premiati all’Istituto Agrario “Abele Damiani”, a conclusione della V edizione della Rassegna di Vini Siciliani “Enodamiani”, svoltasi a partire da giovedì 27 marzo tra convegni, degustazioni e Cooking Show. Nell’aula magna dell’Istituto, sono stati numerosi, come ogni anno, i marsalesi intervenuti per la tradizionale degustazione di prodotti tipici e dolciari preparati dagli allievi e dai docenti della scuola presiduta da Domenico Pocorobba. Dopo una giornata dedicata agli “Esperti a confronto”, che ha visto una nutrita giuria di addetti ai lavori alle prese con la degustazione dei 150 vini suddivisi nelle varie categorie premiate, il convegno dal tema “Raccontiamo il grillo” e il Cooking Show “Il grillo nel piatto” a cura della F.I.C. (Federazione Italiana Cuochi), la manifestazione si è conclusa nel migliore dei modi, aprendo le porte della scuola alla città e conferendo le targhe ai vincitori dei prodotti risultati vincitori. Soddisfatto per la riuscita dell’iniziativa il preside dell’Istituto, Domenico Pocorobba, che ricorda come la scuola sia in procinto di partecipare al Vinitaly di Verona dove si terrà la premiazione, da parte del Ministero per le Politiche agricole e alimentari, di tre vini prodotti proprio dagli allievi dell’Agrario: tre bottiglie a marchio ‘’Terre siciliane Igp’’ vendemmia 2013 (Chardonnay San Carlo, Grillo Damiani e Zibibbo Lilibeum). “Qui siamo sempre più indietro rispetto ad altre regioni d’Italia – spiega Pocorobba – ma con il nostro lavoro stiamo cercando di far capire che gli istituti tecnici e professionali sono quelli che riescono a garantire maggiormente l’occupazione. In questo senso, stiamo puntando molto su un’idea di scuola-laboratorio, in cui le imprese hanno modo di conoscere i ragazzi e i ragazzi imparano a conoscere il mondo del lavoro”.
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