La Soprintendenza diffida il comune di Trapani dal proseguire con l’abbattimento delle Eritrine. Ci sono importanti novità sulla “Eritrine”, gli alberi monumentali nel centro storico di Trapani che, dichiarati “compromessi” e dunque pericolosi per l’incolumità pubblica dall’Amministrazione, erano in procinto di essere abbattuti. Grazie all’impegno di alcuni cittadini, costituitisi in un comitato spontaneo, dopo il taglio di due eritrine erano stati bloccati i lavori di potatura dei restanti 37 alberi impiantati nel 1882, che da oltre un secolo disegnano il paesaggio del centro storico. Adesso arriva il parere ufficiale della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Trapani, ente preposto alla tutela anche di questi alberi monumentali (legge 10/2013), che ieri ha inviato al Comune un invito formale a sospendere ogni attività di abbattimento. La sospensione è utile “per procedere ad una puntuale analisi diagnostica che possa indicare metodi alternativi per la salvaguardia del bene e a tutela della pubblica incolumità, atteso che le Eritrine di viale Duca D’Aosta e di Piazza Vittorio sono patrimonio pubblico e identità storica del centro, sottoposto a vincolo di tutela paesaggistica”.
L’Amministrazione Damiano che, dopo un confronto con i cittadini aveva deciso di sospendere per 15 giorni il taglio degli alberi in attesa di ulteriori pareri e verifiche (finanziate da privati), adesso dovrà attendere il nulla osta della soprintendenza per poter procedere.
“Si tratta di una svolta positiva- dice l’architetto Vito Corte, che da privato cittadino si è mobilitato insieme ad altri, per approfondire la questione – l’azione della Soprintendenza supporta la nostra ipotesi della necessità di trovare soluzioni alternative all’abbattimento delle Eritrine, che sono parte integrante del paesaggio. Noi cittadini abbiamo fatto un ‘errore’, quello di non mobilitarci anche per l’abbattimento dei 104 Pini sullo scorrimento veloce. E’ chiaro che la sicurezza è prioritaria, ma viene davvero da chiedersi se non sarebbe stato utile valutare soluzioni alternative a tutto ciò. E’ importante anche dare un messaggio corretto e cioè che bisogna avere cura degli organismi più deboli, parte integrante del nostro territorio. In ogni caso, al di là di ogni polemica, credo che la critica debba essere costruttiva. Per questo motivo, ho sottoposto al Sindaco Vito Damiano – in forma totalmente gratuita – un piccolo progetto del mio studio su un’aiuola che possa “salvare capra e cavoli”, tutelando sia gli alberi che l’incolumità delle persone”.
Nel frattempo il neo-comitato spontaneo “Pro Eritrine”, che con tenacia si è opposto ai lavori di abbattimento attraverso richieste formali e sit-in, sta provvedendo – con fondi propri – ad ottenere una consulenza di uno dei maggiori esperti sul tema, l’Agronomo Carmelo Fruscione dell’ordine degli agronomi di Torino. Il Comitato composto da oltre 20 cittadini costituitosi lo scorso 4 aprile, sta valutando anche la possibilità di procedere in giudizio contro chi ha abbattuto le due Eritrine.