Estorsione centro scommesse, arrestato un 28enne ad Alcamo
Alcamo/Marsala – Un caso di estorsione in un centro scommesse è stato sventato dai Carabinieri della Compagnia di Alcamo, che hanno tratto in arresto un uomo di 28 anni. Il soggetto, già noto alle forze dell’ordine e sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale, si è presentato in un’attività commerciale pretendendo denaro contante con atteggiamento minaccioso.
Pugni sul bancone e richiesta di denaro
Secondo quanto ricostruito dai militari, il 28enne si è introdotto all’interno di un centro scommesse e, con violenza, ha colpito il bancone sferrando alcuni pugni. Subito dopo ha intimato a un impiegato di consegnargli 20 euro in contanti. Di fronte al rifiuto, l’uomo ha raggiunto direttamente il registratore di cassa e si è impossessato di 10 euro, per poi darsi alla fuga a piedi.
L’azione è stata rapida e aggressiva, ma non è passata inosservata. Le immagini del sistema di videosorveglianza hanno fornito elementi determinanti per l’identificazione.
Estorsione centro scommesse: identificato e arrestato
L’intervento dei Carabinieri è stato immediato. Visionando le riprese delle telecamere di sicurezza, gli investigatori sono riusciti a identificare con chiarezza il responsabile.
Poco dopo, il 28enne è stato rintracciato e tratto in arresto. Gli inquirenti lo hanno fermato mentre si trovava ancora nel centro urbano. Il reato contestato è quello di estorsione aggravata, vista la minaccia e l’intimidazione utilizzate per sottrarre il denaro.
Disposti gli arresti domiciliari dopo l’udienza di convalida
A seguito dell’arresto, è stata disposta l’udienza di convalida. Il giudice ha accolto la richiesta di misura cautelare e ha disposto per l’indagato gli arresti domiciliari. Le indagini restano aperte per valutare eventuali altri episodi collegati al soggetto, già sottoposto a sorveglianza per precedenti penali.
L’episodio ha destato particolare attenzione, non solo per la rapidità dell’azione, ma anche per il luogo scelto: un ambiente frequentato e sotto videosorveglianza, dove si presumeva un maggior livello di sicurezza.
In bocca al lupo alle forze dell’ordine per le indagini in corso
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