Puntura di tracina
Marsala – Puntura di tracina nel tardo pomeriggio lungo il litorale Sud: un uomo di 60 anni, iniziali A. P., è stato punto mentre nuotava tra i lidi Zelig e Playa, in località Villaggio Olimpia. Il dolore, tipico di questo pesce velenoso, si è manifestato subito ma il bagnante ha sottovalutato l’accaduto. Passati dieci minuti, eruzioni cutanee e crampi lo hanno convinto a chiedere aiuto agli assistenti bagnanti, in servizio anticipato dal 20 giugno grazie al progetto di sorveglianza del Comune.
Primo soccorso puntura di tracina
I bagnini Vincenzo Fici e Andrea Randazzo hanno mantenuto la calma. Non potendo abbandonare la torretta, hanno accompagnato il 60enne nel vicino lido Zelig, dove lo staff ha fornito acqua calda per ridurre il dolore. Il calore, infatti, inattiva parzialmente le tossine termolabili del veleno.
Bagnini decisivi nella puntura di tracina
Nel giro di pochi minuti le condizioni dell’uomo sono peggiorate. Prurito diffuso, abbassamento della pressione e difficoltà respiratoria segnalavano l’inizio di uno shock anafilattico. I bagnini hanno quindi allertato il 118, giunto da Petrosino con medico a bordo. Sul posto è stata somministrata una fiala di Bentelan e avviato il monitoraggio dei parametri vitali.
Come agisce il veleno della tracina
La tracina (Trachinus draco) è dotata di spine dorsali e opercolari collegate a ghiandole velenifere. Il veleno contiene proteine termolabili e serotonina che provocano dolore acuto, edema, febbre e, in soggetti predisposti, crisi allergiche. Secondo il Ministero della Salute (link esterno consigliato), le punture si verificano soprattutto quando si cammina a piedi nudi in acque basse.
La vigilanza ampliata sulle spiagge libere
Quest’anno il servizio di salvataggio, affidato alla Cooperativa La Valle Verde, è partito con dieci giorni di anticipo (20 giugno-31 agosto) rispetto alle stagioni precedenti. Il potenziamento ha permesso di gestire la puntura di tracina senza ritardi, dimostrando l’importanza di presidiare i tratti liberi frequentati dai residenti.
Linee guida per prevenire la puntura di tracina
-
Indossare scarpette da scoglio o sandali rigidi.
-
Muovere i piedi sollevando la sabbia, in modo che il pesce si allontani.
-
In caso di puntura, immergere la parte colpita in acqua a 40-45 °C per almeno 30 minuti.
-
Evitare di incidere la ferita o applicare ghiaccio, che peggiora il dolore.
-
Contattare subito il 118 Sicilia in presenza di edema esteso, vertigini o difficoltà respiratoria.
Riepilogo dell’intervento
Il personale sanitario ha osservato il bagnante per venti minuti sul posto. Stabilizzati pressione e frequenza cardiaca, l’uomo ha rifiutato il trasporto in ospedale preferendo tornare a casa. L’episodio, concluso positivamente, evidenzia la necessità di informare bagnanti e operatori su procedure rapide e coordinate.
Statistiche sulle punture di tracina in Sicilia
Un report dell’Istituto Superiore di Sanità stima circa 150 casi all’anno lungo le coste siciliane; il 12 % richiede intervento medico avanzato. Le province di Trapani e Palermo risultano le più esposte per la maggiore estensione di litorali sabbiosi, habitat ideale della tracina.
Testimonianza dei bagnini
«La formazione è fondamentale – spiega Vincenzo Fici –: simuliamo scenari critici a inizio stagione, così ogni intervento segue un protocollo preciso». Il collega Andrea Randazzo aggiunge: «Il nostro compito non è solo salvare chi rischia di annegare, ma anche gestire punture di tracina, meduse e colpi di calore».
Commento della redazione
Complimenti ai bagnini e al personale sanitario: la sinergia ha trasformato un’emergenza in un lieto fine.