Hashish Mazara arresto
Mazara del Vallo – Hashish Mazara arresto è la formula che sintetizza l’operazione condotta dai Carabinieri della Compagnia cittadina, culminata nel sequestro di oltre un chilo di stupefacente e nell’incarcerazione di un sessantenne già ai domiciliari. Il caso hashish Mazara arresto riporta l’attenzione sui controlli costanti che l’Arma effettua per arginare lo spaccio nel territorio trapanese.
Sessantenne ai domiciliari sorpreso con un chilo di droga
Gli uomini dell’Aliquota Radiomobile si sono presentati nell’abitazione del pregiudicato per il consueto controllo delle prescrizioni. L’uomo ha assunto subito un atteggiamento nervoso: mani tremanti, sguardo sfuggente, tentativi di guadagnare la finestra. Tanta agitazione ha insospettito i militari, che hanno optato per una perquisizione immediata.
Il tentativo di disfarsi dei panetti
Secondo il rapporto, il sessantenne ha provato a lanciare due panetti dalla finestra del soggiorno. Tuttavia, uno dei Carabinieri di pattuglia all’esterno ha recuperato i pacchi ancora sigillati. Dentro, c’era hashish pressato, avvolto nel cellophane e ricoperto di nastro marrone per mascherarne l’odore.
Sequestro e materiale rinvenuto
All’interno dell’appartamento i militari hanno trovato:
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Bilancino di precisione con logo Carabinieri Trapani
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Coltello a lama seghettata intriso di residui di resina
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Bustine trasparenti pronte al confezionamento
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Altri due blocchi di hashish nascosti dietro un pensile della cucina
Il peso complessivo del narcotico ha superato il chilogrammo, soglia che farebbe ipotizzare la destinazione allo spaccio più che al consumo personale.
Dal domicilio al carcere di Trapani
Data la flagranza, i Carabinieri hanno dichiarato il 60enne in arresto e, su disposizione della Procura, lo hanno trasferito nella casa circondariale “Pietro Cerulli” di Trapani. L’uomo, che scontava una precedente pena per reati analoghi, dovrà ora rispondere di detenzione ai fini di spaccio aggravata dalla recidiva.
Un territorio sotto pressione, ma i controlli stringono
Negli ultimi 12 mesi, la Compagnia di Mazara del Vallo ha sequestrato quasi 5 chilogrammi di hashish e denunciato dieci persone solo per violazioni della misura cautelare dei domiciliari. Questi numeri, comunicati dall’Arma dei Carabinieri durante il bilancio semestrale, confermano quanto la droga resti un business diffuso, ma anche quanto l’attività di contrasto si sia intensificata.
Hashish Mazara arresto come monito per i recidivi
Il comandante della Compagnia, capitano Andrea Romano, sottolinea che “chi continua a delinquere nonostante i benefici cautelari mostra scarso rispetto per le regole e per la fiducia concessa dal giudice”. In effetti, la misura dei domiciliari mira a favorire il reinserimento, mentre il nuovo arresto dimostra il rischio di recidiva quando mancano alternative reali.
Conseguenze legali e aggravanti
Il Codice penale prevede pene aumentate se il reato è commesso durante un’altra misura restrittiva. Il difensore potrà chiedere riti alternativi, ma il quantitativo di droga, unito al precedente penale, rende probabile la richiesta di condanna esemplare da parte del Pubblico Ministero.
Impatto sociale del sequestro
La droga sequestrata avrebbe potuto generare circa 10 000 dosi sul mercato locale. Ciò significa entrate illecite prossime ai 30 000 euro. Ogni dose in meno, ricorda l’associazione Libera, equivale a un potenziale consumatore salvato da dipendenza e indebitamento.
Tecniche di occultamento sempre più creative
Il nastro marrone che avvolgeva i blocchi di hashish non serve solo a compattarli, ma anche a confondere i cani antidroga. Tuttavia, l’esperienza degli investigatori, unita a tecnologie come gli scanner a raggi X portatili, riduce i margini di azione dei pusher.
Prevenzione: informare per ridurre la domanda
Secondo gli operatori del SER.D di Trapani, la prevenzione parte dalle scuole. Programmi di educazione alle dipendenze, affiancati da momenti di confronto con forze dell’ordine e psicologi, aiutano i giovani a riconoscere i rischi dello spaccio domestico.
Collaborazione fra cittadini e Carabinieri
L’arresto è scaturito anche da segnalazioni anonime di vicini che avevano notato movimenti insoliti nell’abitazione. La stazione di Mazara invita a usare il numero di pronto intervento 112, ricordando che ogni informazione resta riservata e può rivelarsi decisiva.
Carcere di Trapani: sovraffollamento e reinserimento
Attualmente la struttura “Pietro Cerulli” ospita il 120 % dei detenuti previsti. Il nuovo ingresso accende i riflettori sul tema del sovraffollamento. Secondo il garante regionale dei detenuti, serve implementare percorsi di reinserimento lavorativo per evitare che i recidivi tornino a delinquere.
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