Immersioni subacquee Trapani: nuova disciplina per diving e snorkeling
Marsala/Trapani – Entra in vigore il 23 maggio 2025 l’Ordinanza n. 189/2025 della Capitaneria di Porto di Trapani, che introduce una nuova disciplina per le immersioni subacquee a scopo sportivo o ricreativo, incluse le attività di diving, snorkeling e seawatching. La nuova regolamentazione è frutto di un processo partecipativo che ha coinvolto enti locali e associazioni nautiche, con l’obiettivo di garantire la salvaguardia della vita umana in mare e la sicurezza della navigazione.
Nuove regole per le immersioni subacquee a Trapani
L’Ordinanza, che si applica all’interno del Circondario Marittimo di Trapani, disciplina dettagliatamente le attività svolte da centri di immersione e operatori subacquei, introducendo obblighi chiari per chi pratica o gestisce queste attività. Le norme riguardano anche le unità da diporto utilizzate come appoggio alle immersioni.
In particolare, è previsto l’obbligo di presentare una Comunicazione di Inizio Attività (C.I.A.) presso l’Autorità Marittima, corredata da specifica documentazione. La C.I.A. può essere inviata anche in via telematica e deve essere conservata sia presso la sede del centro subacqueo che a bordo delle unità impiegate.
Obblighi per centri immersione e guide subacquee
I centri immersione che svolgono attività di snorkeling guidato devono assicurare che le attrezzature fornite ai partecipanti siano in perfette condizioni e conformi alle normative. Inoltre, è obbligatoria una sessione di briefing prima dell’immersione, per spiegare regole, pericoli, tecniche e comportamenti da tenere in mare.
L’istruttore o guida deve possedere un brevetto riconosciuto e può guidare al massimo 12 partecipanti per volta in condizioni di buona visibilità. Questo numero scende a 6 in caso di immersioni notturne o visibilità ridotta.
Diving e snorkeling a Trapani: sicurezza prima di tutto
L’ordinanza specifica che le attività devono svolgersi solo in condizioni meteomarine favorevoli e in aree riparate. Inoltre, è previsto l’obbligo di compilare e trasmettere un Registro giornaliero delle attività subacquee, da inviare via PEC all’Autorità Marittima prima di ogni uscita.
Tale registro deve contenere dati precisi sull’orario, il luogo dell’attività, i nominativi dei partecipanti, degli istruttori e delle guide, nonché l’identificativo delle imbarcazioni utilizzate. La documentazione va conservata a bordo durante l’intera durata dell’attività.
Coinvolgimento degli operatori locali e contesto normativo
L’Ordinanza 189/2025 è stata elaborata anche alla luce della sentenza n. 3513/2024 del TAR Sicilia che aveva annullato parte della precedente ordinanza. Nelle more della decisione del Consiglio di Giustizia Amministrativa, la Capitaneria ha ritenuto urgente aggiornare il quadro normativo in vista della stagione balneare.
L’incontro del 19 maggio con gli enti locali e le associazioni nautiche ha permesso di condividere gli obiettivi del provvedimento e trovare un equilibrio tra tutela dell’ambiente marino, sicurezza e libertà d’impresa.
Un modello per la gestione responsabile del mare
Il Comandante della Capitaneria, Capitano di Vascello Guglielmo Cassone, sottolinea come questa ordinanza rappresenti uno strumento di riferimento per garantire un uso ordinato e responsabile del mare. L’intento è anche quello di prevenire comportamenti pericolosi o illegittimi, elevando il livello di professionalità degli operatori e la sicurezza dei fruitori.
Le disposizioni dell’Ordinanza 189/2025 integrano e modificano la precedente ordinanza n. 143/2024 e saranno consultabili sul sito ufficiale della Guardia Costiera.
Complimenti alla Capitaneria per l’attenzione e l’impegno dedicati a un settore delicato come quello delle immersioni e del turismo subacqueo.
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